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Home » Esteri

Ex transgender crede di essere un “alieno agender” e si fa rimuovere i capezzoli

Immagine di copertina
Jareth Nebulosa

Jareth Nebula non si sente né uomo né donna, ma, soprattutto, non si sente umano

Pensa di essere un alieno, Jareth Nebula, il 33enne britannico è un transgender convinto di non appartenere alla razza umana. Per questo Jareth ha subito decine e decine di operazioni per “sentirsi meno umano”.

Sul suo corpo si contano 78 stelle tatuate, ma l’obiettivo è quello di raggiungere le 333: “Tre è sempre stato il mio numero fortunato”.

Si è persino fatta togliere i capezzoli e si rade le sopracciglia. La trasformazione di Jareth è iniziata a 29 anni, quando, da donna, ha creduto che quello non fosse il suo corpo, perciò si è sottoposta all’operazione che le ha permesso di diventare un uomo: “Dopo essere diventato transgender e aver creduto di essermi finalmente trovato con me stesso, mi sono reso conto di aver sbagliato, non ero maschio o femmina, o addirittura umano”, ha rivelato ai media britannici.

Una scelta che sa non essere compresa da molti: “Mi rendo conto che è davvero difficile spiegarlo agli altri, sono semplicemente di un altro mondo”. “Non mi sono mai sentito a mio agio dal punto di vista sessuale. So di essere bloccato dentro un corpo umano ed è così che sono percepito dagli altri, ma per me sono un alieno senza sesso”, ha precisato Jareth.

Il 33enne è affetto dalla sindrome di Ehlers-Danlos (EDS), rara malattia che rende la pelle elastica. Proprio per questo, Jareth è chiamato dai suoi medici come “Mr Elastic”.

Le conseguenze di questa malattia sono diverse: se da un lato la sua pelle sembra sempre giovanissima, per via dell’elasticità, il dolore non abbandona mai il corpo di Jareth. “Vado da un chiropratico una volta ogni due settimane e vedo un fisioterapista una volta alla settimana, oltre a fumare marijuana medica per il dolore, ma attualmente non esiste una cura per l’EDS”.

Ma a spingere il 33enne a credere di non essere un umano è stata proprio la malattia da cui è affetto.

La seconda vita di Jareth è iniziata quando a 29 anni ha scelto di diventare un “maschio transessuale”. In quel momento, Jareth ha iniziato ad assumere testosterone e a indossare abiti da uomo. Poi ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico  per la rimozione del seno.

LEGGI ANCHE: Come cambia l’aspetto di una transessuale nei 17 mesi della terapia ormonale

Tutto questo, però, non è stato sufficiente. Anche da transgender, Jareth non si sentiva a proprio agio in quella pelle. Per questo ha iniziato delle ricerche sull’identificazione di genere: “Mi sentivo come se stessi cercando di inserirmi nel corpo di qualcun altro”, ha detto.

“Non volevo essere costretto. Ed è stato allora che ho scoperto cos’è l’alieno agender”, ha spiegato Jareth. Nell’alieno agender si riconosce chi non riesce a identificarsi in un genere specifico. Né uomo né donna: Jareth ama essere definito “esso”, niente lui o lei.

La vita di Jareth, giunto alla conclusione di essere un alieno agender, non è comunque delle migliori. La sua condizione non è accettata da tutti. In primis dalla sua famiglia, che non ha ancora accettato il fatto che lui creda di essere un alieno. Se, infatti, Jareth è stato fortemente sostenuto dai genitori quando ha deciso di diventare un maschio transgender, la decisione di riconoscersi in una specie diversa da quella umana non è facile da accettare.

“Ho amici online che mi supportano, ma nella vita reale è più difficile. Non tutti lo capiscono, ma va bene. Non mi aspetto niente, voglio solo essere accettato”, ha detto ancora Jareth.

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