Drone Usa abbattuto, colloquio tra i ministri della Difesa russo e americano: “Rischio escalation”
Drone Usa abbattuto, colloquio tra i ministri della Difesa russo e americano
Sergei Shoigu e Lloyd Austin, i ministri della Difesa russo e americano, si sono sentiti al telefono dopo l’incidente nei cieli del Mar Nero quando un drone Usa è stato abbattuto da un jet di Mosca.
Il colloquio è stato confermato da Lloyd Austin nel corso di un briefing al Pentagono: “Come ho ripetuto più volte, è importante che le grandi potenze siano un modello di trasparenza e comunicazione e gli Stati Uniti continueranno a volare e operare ovunque le leggi internazionali lo consentono”.
Il ministro della Difesa russo, il quale ha specificato che il colloquio è avvenuto su iniziativa della parte americana, secondo quanto riporta la Tass avrebbe dichiarato al suo omologo che l’incidente è stato causato dall'”aumento delle attività di intelligence contro gli interessi della Russia”.
“I voli di droni americani al largo della costa della Crimea sono di natura provocatoria, questo crea i presupposti per un’escalation della situazione nella zona del mar Nero” ha dichiarato ancora Sergei Shoigu sottolineando che Mosca “continuerà a rispondere in modo proporzionato a tutte le provocazioni simili”.
In seguito al colloquio tra i due si è svolta una conversazione telefonica anche fra i capi di Stato maggiore russo e americano, Valery Gerasimov e Mark Milley.
“Meno male che c’è una minima apertura di dialogo e possibilità di confronto fra americani e russi” ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri italiani Antonio Tajani commentando il colloquio tra Shoigu e Austin.
“In questo momento qualsiasi linea di contatto fra russi e americani, fra occidentali e russi, è fondamentale” ha aggiunto Tajani secondo cui “hanno fatto bene i due ministri della Difesa a parlarsi e a gettare acqua sul fuoco”.