Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:32
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Donald Trump propone il divieto di vendere armi ai sospetti terroristi

Immagine di copertina

Il candidato repubblicano alla Casa bianca vuole impedire a coloro che si trovano sulla lista dei sospettati di terrorismo di comprare armi negli Stati Uniti

Donald Trump, candidato repubblicano in pectore alla presidenza degli Stati Uniti, ha affermato di voler impedire ai sospettati di terrorismo di comprare armi in territorio americano.

La dichiarazione arriva in seguito alla strage di Orlando, dove lo scorso 12 giugno l’attentatore di origini afghane Omar Saddiqui Mateen ha ucciso 50 persone nel nightclub Pulse, frequentato dalla comunità Lgbt locale. In precedenza, Mateen era stato inserito nella lista dei sospettati di terrorismo dell’Fbi, poi era stato rimosso in quanto ritenuto non pericoloso.

Trump ha quindi scritto su Twitter che incontrerà la National Rifle Association (Nra), la lobby che difende il diritto al possesso di armi da fuoco, per discutere sulla questione.

La Nra, che ha più volte sottolineato il proprio sostengo a Trump nelle elezioni presidenziali di novembre 2016, ha risposto che lo incontrerà, ma anche che in realtà già si oppone alla vendita di armi ai presunti terroristi.

Trump è un grande sostenitore del diritto al possesso delle armi, ma negli ultimi giorni i repubblicani sono stati messi sotto pressione da parte dell’opinione pubblica americana, sempre più indignata per le numerose stragi che avvengono nel paese.

Il candidato repubblicano ha comunque rassicurato l’elettorato conservatore, affermando: “salverò il vostro secondo emendamento”. Il secondo emendamento della costituzione degli Stati Uniti garantisce ai privati cittadini il diritto di possedere armi da fuoco.

La rivale democratica Hillary Clinton si è invece più volte espressa in favore di leggi più restrittive sula vendita delle armi. Mercoledì 15 giugno alcuni senatori democratici hanno bloccato i lavori dell’aula per più di 14 ore per votare una legge che garantisca maggiori controlli sugli acquirenti.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Quali documenti servono per trasferirsi all’estero
Esteri / La lettera di Sinwar a Nasrallah: “Avanti fino alla sconfitta degli occupanti”. Media: “Hezbollah ordina agli abitanti di lasciare il Sud del Libano”
Esteri / Sei membri dello staff dell’Onu tra le vittime del raid su una scuola nel campo di Nuseirat, Guterres: “Quello che succede a Gaza è inaccettabile”. Idf: "Tra operatori Unrwa uccisi anche 3 membri di Hamas"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Quali documenti servono per trasferirsi all’estero
Esteri / La lettera di Sinwar a Nasrallah: “Avanti fino alla sconfitta degli occupanti”. Media: “Hezbollah ordina agli abitanti di lasciare il Sud del Libano”
Esteri / Sei membri dello staff dell’Onu tra le vittime del raid su una scuola nel campo di Nuseirat, Guterres: “Quello che succede a Gaza è inaccettabile”. Idf: "Tra operatori Unrwa uccisi anche 3 membri di Hamas"
Esteri / Aborto, tasse, immigrazione, guerre: com’è andato il dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump
Esteri / Raid israeliano in Cisgiordania: 5 morti. Negoziatore israeliano: “Offerto un salvacondotto a Sinwar in cambio degli ostaggi”
Esteri / L'annuncio di Kate Middleton: "Ho finito la chemio, sono stati mesi durissimi"
Esteri / Attacco aereo israeliano a Khan Yunis, ci sono numerose vittime. Idf: “Colpito un centro di comando di Hamas”
Esteri / "Il 7 ottobre
le truppe di Israele
spararono
anche contro i civili sequestrati da Hamas"
Esteri / Gaza: 40.988 morti dal 7 ottobre. Libano: ancora scambi di colpi tra Israele e Hezbollah
Esteri / Benvenuti a Vienna: la metropoli del futuro