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Home » Esteri

Nelle carceri filippine i detenuti sono rieducati con il ballo

Immagine di copertina

Sin dal 2007, la danza e l'esercizio fisico sono stati adottati nei penitenziari del paese come metodi per ristabilire ordine e disciplina

Tutto ebbe inizio nel 2007, quando due detenuti rinchiusi presso il centro di detenzione e riabilitazione nella provincia di Cebu, nelle Filippine, decisero di cimentarsi nel ballo ricalcando i passi inconfondibili di Michael Jackson nel celebre brano Thriller.

S&D

Crisanto Niere e Wenjiel Resane, da trafficanti di droga divennero delle vere e proprie star di internet. Il video che immortalava i due compagni di cella girato nel mese di luglio 2007 venne caricato poi su YouTube, e il risultato fu strabiliante: oltre 50 milioni di visualizzazioni.

Per la coreografia, i due uomini si servirono del supporto di altri 1.500 detenuti, e l’effetto fu piuttosto apprezzato. Da allora il ballo è stato adottato come parte integrante del programma di riabilitazione per i detenuti nelle carceri filippine. Nel corso degli anni non sono mancati veri e propri spettacoli organizzati all’interno dei penitenziari. 

(Qui sotto, i detenuti del carcere di Cebu ballano sulle note di Thriller di Michael Jackson)

Ancora oggi questi metodi vengono messi in pratica, come mostra un video pubblicato da Al Jazeera. Centinaia di detenuti trascorrono le loro giornate alla ricerca di un qualcosa che possa distrarli dalla routine all’interno delle prigioni, spesso al limite della loro capienza. E l’unico rimedio sono i balli di gruppo. Non solo coreografie messe a punto sui brani più celebri, ma anche nuove attività fisiche che mescolano l’aerobica alla danza, come la zumba.

Nove anni fa, l’allora consulente per la sicurezza delle carceri filippine, Byron Garcia, era stato interpellato dalle autorità governative per risolvere i problemi derivanti dalla gestione del penitenziario situato nell’isola di Cebu.

Scontri accessi fra gang rivali erano all’ordine del giorno e la corruzione fra le guardie carcerarie dilagava a macchia d’olio. 

Per far fronte a tutto ciò e ristabilire la disciplina e l’ordine, Garcia decise di introdurre nel programma di rieducazione e riabilitazione dei detenuti anche esercizi fisici, che si sono poi evoluti in vere e proprie sessioni di ballo. 

Con l’introduzione di queste nuove regole si sono registrati dei graduali miglioramenti: i focolai settimanali di violenza si sono ridotti ed è migliorata la salute dei detenuti. 

Dopo l’esperienza di Cebu, con i suoi detenuti divenuti un fenomeno su YouTube, altre prigioni filippine hanno cominciato a valutare questo nuovo strumento per ristabilire l’ordine al loro interno. 

Nel 2011, 425 detenuti presso il carcere Pagbilao nella provincia di Quezon hanno ricevuto addirittura un premio di 500 dollari messi in palio dall’emittente televisiva nazionale per la migliore interpretazione della canzone Papaya Dance

(Qui l’esibizione dei detenuti della prigione nella provincia di Quezon)

Con l’attuale presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, il suo giro di vite contro trafficanti di droga e la sua lotta per sconfiggere il crimine il problema del sovraffollamento delle carceri è tornato quanto mai attuale. 

Recentemente, un reportage realizzato dall’agenzia Afp ha mostrato le condizioni drammatiche in cui versano i detenuti rinchiusi nella prigione di Quezon, a Manila. Questa struttura penitenziaria costruita sessant’anni fa accoglie ora quasi 4mila detenuti, cinque volte più della capienza massima consentita.

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