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Home » Esteri

Crisi Ucraina, ultime notizie. Putin riconosce l’indipendenza del Donbass. Nato: “Russia pronta a attacco su vasta scala”. Usa, Regno Unito e Ue annunciano sanzioni: Berlino sospende Nord Stream 2. Draghi: “Evitare guerra nel cuore dell’Europa”

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Credit: Ansa

Crisi Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi martedì 22 febbraio 2022

CRISI UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Le speranze di una de-escalation da parte della Russia sono ormai ridotte al minimo: dopo la decisione del presidente Vladimir Putin di riconoscere l’indipendenza delle due autoproclamate repubbliche del Donbass, in Ucraina orientale, infatti, la guerra sembra ormai inevitabile. “La situazione in Donbass è diventata critica” ha dichiarato Putin nel corso di un discorso alla nazione nel corso del quale ha affermato: “L’Ucraina è parte integrante della nostra storia“.

La decisione è stata accolta con disappunto da Emmanuel Macron, Olaf Scholz e ovviamente dal presidente ucraino Volodimir Zelenskij, i quali hanno dato vita a un vertice d’emergenza, mentre il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha detto che la Ue “reagirà con fermezza e unità“. Di seguito, tutte le ultime notizie di oggi, martedì 22 febbraio, sulla crisi tra Ucraina e Russia.

Ucraina-Russia, le ultime notizie in diretta

Ore 20,32 – Biden: “Gli Stati Uniti rimangono aperti alla diplomazia” – “Non ci sono dubbi che sia la Russia ad aggredire”, ha detto Biden. “Spero che la diplomazia sia ancora possibile”, ha aggiunto concludendo il suo discorso di pochi minuti.

Ore 20,30 – Biden: “La Russia potrebbe marciare su Kiev” – “Siamo convinti che la Russia invaderà l’Ucraina, spero di sbagliarmi”, ha detto Biden, che ha annunciato l’invio aggiuntivo di forze statunitensi nei paesi baltici. “Difendere la libertà avrà dei costi”, ha detto.

Ore 20,25 – Biden: “Mia prima risposta a Mosca sono sanzioni” – Biden annuncia la “prima tranche” di sanzioni contro la Russia, coordinate con gli alleati. Le sanzioni colpiranno due banche russe, i titoli di Stato di Mosca, le élite del paese e i loro familiari.

Ore 20,20 – Ucraina: Amato, confronto tra democrazia e autocrazia – Anche il presidente della Corte costituzionale ha detto la sua sulle crescenti tensioni tra Ucraina e Russia. “È un confronto fra le democrazie occidentali e un sistema autocratico. La partita si giocherà in un modo o nell’altro, a seconda se le democrazie troveranno al loro interno gli anticorpi contro i corpi maligni che sono penetrati al loro interno. La mia è una parola di speranza, non è una certezza”. Lo ha detto il presidente della Consulta a ‘Di martedì”.

Ore 19,45 – Pentagono, cerchiamo di evitare allargamento del conflitto –  Il segretario di Stato alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha affermato che gli Stati Uniti sono impegnati con i loro alleati per evitare una estensione del conflitto in Ucraina. Washington, Kiev e gli alleati continueranno a lavorare a stretto contatto “per cercare di evitare una estensione del conflitto”, ha detto Austin.

Ore 19,40 – Ue, Borrell: per sanzionati niente più shopping Milano – Con le sanzioni approvate contro i responsabili del riconoscimento delle repubbliche del Donbass “niente più shopping a Milano, feste a Saint Tropez, diamanti ad Anversa. Questo è un primo passo”. Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

Ore 19,35 – Discorso Biden spostato nuovamente alle 20 – Secondo quanto dichiarato ai corrispondenti della Casa bianca, il discorso potrebbe tenersi alle 20 (le 14 ora locale) o più tardi. In precedenza era stato annunciato per le 14 prima di essere anticipato alle 13.

Ore 19,00 – Salvini, sanzioni contro Russia l’ultimo strumento – “Io tifo per la pace. Le sanzioni” contro la Russia “sono l’ultimo strumento. A giudicare dalle dichiarazioni c’è qualcuno che tifa per la guerra. Draghi e l’Italia hanno una posizione equilibrata”. Così il leader della Lega Matteo Salvini sulla crisi tra Russia e Ucraina e le sanzioni che la comunità internazionale sta preparando contro Mosca. “Se c’è un’alleanza che fa una scelta e noi facciamo parte dell’alleanza” la Lega sosterrà questa posizione. “Spero però che non ci sia bisogno delle sanzioni”, dice il ‘Capitano’ della Lega. “Speriamo, però – aggiunge -, che l’Italia non diventi l’agnello sacrificale”. “Nelle scorse sanzioni contro la Russia qualcuno ha aumentato il fatturato e qualcuno no”, dice il leader della Lega, ricordando come l’Italia importa il 50% del gas. “I confini sono sacri, anche quelli della Ucraina”, osserva Salvini.

Ore 18,50 – Von der Leyen, pacchetto sanzioni solido e calibrato – “Questo solido pacchetto di sanzioni contiene un numero di misure calibrate. E’ una chiara risposta a questa violazione della legge internazionale da parte del Cremlino. Colpiscono direttamente individui e aziende coinvolti in queste azioni. Colpiscono banche che finanziano le operazioni militari della Russia e che contribuiscono alla destabilizzazione dell’Ucraina e vietiamo il commercio tra le due regioni separatiste e l’Unione europea, come facemmo dopo l’annessione illegale della Crimea nel 2014. E infine limiteranno la capacità del governo russo di raccogliere capitali sul mercato finanziario dell’Ue. Renderemo il più difficile possibile per il Cremlino continuare le sue azioni aggressive”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ore 18,45 – Annullato incontro Le Drian-Lavrov a Parigi – Lo ha detto lo stesso ministro degli Esteri francese.

Ore 18,40 – Russia, evacuazione personale diplomatico dall’Ucraina – Mosca ha annunciato che evacuerà il personale diplomatico dal paese a causa delle minacce ricevuto. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri a Mosca.

Ore 18,30 – Borrell: “Le nuove sanzioni faranno male alla Russia” – Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri Josep Borrell. “I 351 membri della Duma russa che hanno votato a favore di questa violazione della legge internazionale e dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina saranno nella nostra lista delle sanzioni”, ha detto Borrell al termine del Consiglio Ue Affari esteri straordinario, elogiando la Germania per la decisione di sospendere l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. “A questo pacchetto si aggiunge un’altra decisione non dell’Ue ma della Germania a cui voglio rivolgere una parola di apprezzamento per aver reso il nostro messaggio oggi ancora più forte annunciando lo stop della certificazione del gasdotto Nord Stream 2”.

“Colpiremo 27 individui ed entità che hanno ruolo nel minare o minacciare l’integrità territoriale, la sovranità dell’Ucraina e la sua indipendenza”, ha detto. “Queste persone ed entità sono suddivise nelle seguenti aree: i responsabili di minacciare l’Ucraina, le entità che sostengono finanziariamente o materialmente; chi nel settore della Difesa sta giocando un ruolo nelle azioni di destabilizzazione e coloro che sono impegnati in questa guerra di disinformazione”, ha spiegato il capo della diplomazia Ue. “E le banche che stanno finanziando i decisori russi in questi territori. Colpiamo inoltre i rapporti commerciali con i territori dei separtisti, esattamente come facemmo con la Crimea. Per assicurarci che i responsabili sentano realmente le conseguenze economiche delle loro azioni”. “Infine, colpiamo l’abilità del Governo e lo Stato russi di accedere al mercato di capitali e servizi finanziari, limitando il finanziamento delle loro politiche, limitando l’accesso al loro debito sovrano al nostro mercato finanziario”, ha aggiunto Borrell.

Ore 18,20 – L’Ue approva sanzioni all’unanimità – I 27 Stati dell’Unione Europea hanno espresso all’unanimità il proprio appoggio alle sanzioni proposte dall’Alto rappresentante Josep Borrell contro Mosca e i separatisti del Donbass. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian.

Secondo quanto dichiarato nel primo pomeriggio dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il pacchetto di sanzioni contiene proposte per “colpire coloro che sono stati coinvolti nella decisione illegale colpire le banche che stanno finanziando operazioni militari e di altro tipo russe in quei territori;  mirare alla capacità dello Stato e del governo russi di accedere ai mercati e ai servizi finanziari e dei capitali dell’Ue, per limitare il finanziamento di politiche crescenti e aggressive; e mirare al commercio delle due regioni separatiste da e verso l’Ue, per garantire che i responsabili sentano chiaramente le conseguenze economiche delle loro azioni illegali e aggressive”.

Ore 18,10 – Ucraina: domani informativa Di Maio a Senato e Camera – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio terrà una informativa sulla crisi in Ucraina domani alle ore 12 nell’Aula del Senato e alle 16 alla Camera.

Ore 18,00 – Ucraina, Draghi riferirà la prossima settimana alla Camera – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, riferirà la prossima settimana alla Camera dei deputati sulla crisi fra Russia e Ucraina. Lo ha confermato il ministro Federico D’Incà al presidente Roberto Fico.

Ore 17,50 – Donbass, riconoscimento allargato ai territori controllati da forze ucraine Durante la conferenza stampa, Putin è anche intervenuto sulla questione dei confini delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk. “Abbiamo riconosciuto quegli Stati. Ciò significa che abbiamo riconosciuto tutti i loro documenti fondamentali, inclusa la costituzione, in cui è scritto che i loro [confini] sono i territori all’epoca in cui le due regioni facevano parte dell’Ucraina”, ha detto Putin, facendo riferimento a un riconoscimento allargato delle repubbliche autoproclamate del Donbass, dove alcuni dei territori rivendicati dai separatisti sono attualmente occupati dalle forze governative ucraine.

Ore 17,44 – Putin: “Invio truppe nel Donbass dipenderà dalla situazione” –“Non ho detto che le nostre truppe ci andranno immediatamente”, ha specificato.

Ore 17,41 – “Discorsi Ucraina su nucleare erano mirati alla Russia” – “Messaggio ricevuto”, ha detto il presidente russo, secondo cui Mosca sarebbe stata alla portata di eventuali missili nucleari ucraini.

Ore 17,37 – “La decisione migliore per l’Ucraina è rinunciare alla Nato” – Il presidente russo ha detto che Kiev dovrebbe “demilitarizzarsi”. “Un’Ucraina armata fino ai denti è inaccettabile”, ha detto Putin.

Ore 17,31 – Putin, gli accordi di Minsk non esistono più – Secondo il presidente russo, non è stato il riconoscimento del Donbass a rendere gli accordi del 2014 lettera morta. “Rispetteremo i nostri obblighi se necessario”, ha detto in risposta a una domanda sul possibile utilizzo di forze russe nel Donbass.

Ore 17,30 – Casa bianca, Biden parla alle 19 – Il discorso di Biden sulle tensioni tra Ucraina e Russia era stato annunciato per le 14 ora locale, ma è stato anticipato di un’ora.

Ore 17,20 – Nato: “Russia pronta a attacco su vasta scala” – “Tutti i segnali ci dicono che la Russia continua a prepararsi per un attacco dell’Ucraina su vasta scala”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine della riunione straordinaria della Commissione Nato-Ucraina, parlando del “momento più pericoloso dell’ultima generazione” dal punto di vista della sicurezza. “Vediamo un continuo ammassamento militare. Anche se hanno promesso di ritirarsi, continuano ad incrementare” la capacità bellica, ha aggiunto il numero uno della Nato. “Sempre più forze hanno abbandonato i campi e sono in formazione di combattimento, pronte a colpire”, ha sottolineato. Inoltre “ci sono provocazioni in corso nel Donbass e diverse operazioni sotto falsa bandiera” messe in atto “per cercare un pretesto per l’attacco”. Infine, “la notte scorsa abbiamo visto altri soldati russi entrare nel Donbass”, ha detto Stoltenberg.

Secondo il segretario della Nato, con il riconoscimento delle cosiddette “Repubbliche popolari” ciò a cui assistiamo è una ulteriore invasione di un Paese già invaso”. “L’invasione russa dell’Ucraina è avvenuta già nel 2014 con la Crimea”, ha detto.

Ore 17,17 – Russia, parlamento autorizza invio di truppe all’estero – Il senato russo ha dato il via libera all’invio di truppe all’estero, chiesto dal presidente Vladimir Putin dopo il riconoscimento delle due repubbliche autoproclamate del Donbass, in Ucraina orientale.

Ore 17,00 – Ucraina accoglie sospensione Nord Stream 2 – Secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmitri Kuleba ha accolto con favore la decisione della Germania di sospendere l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2, una decisione definita un “moralmente, politicamente e praticamente corretta”.

Ore 16,00 – Nord Stream 2, Cremlino auspica che sospensione sia “temporanea” – La presidenza russa ha espresso disappunto per la decisione della Germania di sospendere l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2, che collega direttamente i due paesi. Il Cremlino, riporta l’agenzia russia Interfax, ha auspicato che la decisione sia solamente temporanea.

Ore 15,55 – Mosca, nessun cambio programma su incontro Lavrov-Blinken – “Non ci risulta alcun cambio di programma sull’incontro previsto giovedì a Ginevra” tra il ministro degli Esteri russo e il segretario di Stato americano. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo, aggiungendo che è “pronto al dialogo”.

Ore 15,50 – Mosca, questione confini Donbass si risolverà in futuro – La questione dei confini delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk non è “il tipo di problema che si può risolvere in un’ora”, ha detto il ministero degli Esteri russo, dopo il riconoscimento delle due repubbliche autoproclamate del Donbass, dove alcuni dei territori rivendicati dai separatisti sono attualmente occupati dalle forze governative ucraine.

Ore 15,40 – Stati Uniti, azioni russe rappresentano un’invasione – Secondo quanto riporta Associated Press, la Casa bianca ha deciso di definire le recenti azioni russe riguardanti l’Ucraina un’invasione, aprendo a nuove sanzioni su Mosca. In Europa, l’Alto rappresentante rappresentante per la Politica estera, Josep Borrell, ha dichiarato che l’invio di truppe russe in Donbass non rappresenta un’invasione “piena”.

Ore 15,30 – Borrell, Putin revochi riconoscimento Donbass – “Esortiamo la Russia, in quanto parte in conflitto, a revocare il riconoscimento” delle autoproclamate repubbliche dell’Ucraina orientale, ma anche “a mantenere i propri impegni, a rispettare il diritto internazionale e a tornare alle discussioni nell’ambito del formato Normandia e del Gruppo di contatto trilaterale”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell. “L’Ue – si legge ancora nella nota – condanna fermamente la decisione del presidente Putin di riconoscere le aree non controllate dal governo” ucraino, “gli oblast di Donetsk e Luhansk, come entità indipendenti e la conseguente decisione di inviare truppe russe in tali aree”. “L’Ue – ha aggiunto Borrell – risponderà con urgenza a queste ultime violazioni con misure restrittive aggiuntive” che colpiranno “le relazioni economiche con le aree controllate da organizzazioni non governative”, ma anche “persone ed entità responsabili di minare l’integrità territoriale dell’Ucraina”. “Mettiamo in guardia la Russia dall’utilizzare i nuovi patti firmati con le autoproclamate ‘repubbliche’ come pretesto per intraprendere ulteriori misure militari contro l’Ucraina”, continua la nota del capo della diplomazia europea. “L’Ue è pronta ad adottare rapidamente sanzioni politiche ed economiche di più ampia portata”, ha precisato Borrell.

Ore 15,20 – Erdogan chiama Zelensky, sostegno contro mossa Putin – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il collega ucraino Volodimir Zelensky in cui ha ribadito che la Turchia ritiene “inaccettabile” il riconoscimento delle repubbliche autonome di Donetsk e Luhansk da parte del presidente russo Vladimir Putin.  Zelensky attraverso un comunicato si è definito “grato” al presidente turco per il sostegno manifestato in seguito alle “provocatorie decisioni” del Cremlino e lo ha ringraziato per la disponibilità a partecipare a un vertice sulla crisi con i membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu più Turchia e Germania, una proposta partita proprio dal governo di Kiev. “È una proposta positiva anche perché arriva da Zelensky e se davvero dovesse andare in porto questo vertice la Turchia vi prenderà parte”, aveva dichiarato Erdogan questa mattina.

Ore 15,15 – Pushilin, non escludo richiesta aiuto militare russo – Denis Pushilin, leader dell’autoproclamata repubblica separatista del Donetsk, ha dichiarato a Rossiya 24 che non esclude di chiedere aiuto militare alla Russia. “La nostra posizione è contare prima di tutto su noi stessi, sulle nostre stesse forze, in particolare perché abbiamo in corso una campagna di mobilitazione”, ha spiegato Pushilin, “guarderemo alla situazione. Ovviamente non escludiamo a un certo punto di chiedere aiuto alla Federazione Russa”. La questione della determinazione dei confini delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk “è difficile e sarà risolta in seguito”, ha detto Pushilin, precisando comunque che “prima di tutto bisogna ancora fare affidamento su quanto scritto nelle costituzioni delle repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk”. “E lì i confini amministrativi delle due repubbliche sono esplicitati tenendo conto di dove si sono svolti i referendum nel 2014. Ma, allo stesso tempo, vale la pena essere consapevoli del fatto che, al momento, questi non sono tutti territori che controlliamo. E’ quindi una questione difficile e verrà risolta in seguito “, ha affermato Pushilin rispondendo a una domanda su quali sono i confini riconosciuti dalla Russia.

Ore 15,10 – Germania “pronta” a inviare truppe in Lituania – La ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht ha dichiarato che Berlino è pronta a schierare altre truppe nel paese baltico.

Ore 15,05 – Usa, accolta sospensione Nord Stream 2 – La Casa bianca ha dichiarato che annuncerà “proprie misure” contro la Russia.

Ore 15,00 – Donetsk, avvertite esplosioni – Diverse esplosioni hanno colpito il centro della capitale di una delle due repubbliche separatiste del Donbass, riconosciute dalla Russia. Lo riporta un testimone citato da Reuters.

Ore 14,45 – Wsj, sanzioni Ue su banche russe – Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, l’Ue imporrà sanzioni sugli istituti VEB, Rossiya e Promsvyazbank. Le misure sul tavolo dei ministri degli Esteri dell’UE congeleranno le attività delle banche e impediranno agli istituti di accedere al mercato europeo.

Ore 14,15 – Nato, annuncia incontro urgente con Ucraina – Nel pomeriggio ci sarà una riunione straordinaria della Commissione Nato-Ucraina, l’organo decisionale responsabile dello sviluppo delle relazioni tra l’Alleanza atlantica e Kiev. Al termine dell’incontro, intorno alle 17, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, terrà una conferenza stampa al quartier generale della Nato a Bruxelles

Ore 14,13 – Russia, al momento non invieremo truppe in Ucraina orientale – Il viceministro degli Esteri russo ha dichiarato che la Russia è disposta ad aiutare le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk, riconosciute ieri da Mosca, ma non ha intenzione di inviare truppe per il momento. Lo ha riportato l’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 14,10 – Sospensione Nord Stream 2, Medvedev: “Pagherete il gas 2.000 euro” – L’ex presidente della Russia, e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha criticato duramente la sospensione dell’autorizzazione del gasdotto che collega direttamente Germania e Russia. “Benvenuti nel nuovo mondo, in cui gli europei pagheranno 2.000 euro per mille metri cubi di gas”, ha detto su Twitter. Oltre il doppio del prezzo attuale del gas sul mercato di riferimento TTF.

Ore 14,00 – Stati Uniti discutono se tenere incontro Blinken-Lavrov – Lo ha dichiarato il viceconsigliere della sicurezza nazionale Jon Finer. L’incontro era previsto per dopodomani a Ginevra, in vista di un possibile incontro tra Vladimir Putin e Joe Putin. Il segretario di Stato americano aveva detto che l’incontro non si sarebbe più tenuto in caso di invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Ore 13,50 – Regno Unito, Johnson annuncia nuove sanzioni – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato la “prima tranche” di nuove sanzioni dopo la decisione della Russia di riconoscere le due autoproclamate repubbliche del Donbass. Le misure colpiranno cinque banche russe e tre cittadini russi ricchi. “Qualsiasi attività detengano nel Regno Unito sarà congelata e agli individui interessati sarà vietato recarsi qui”, ha detto Johnson in parlamento. Tra le persone indicate, figura Gennady Timchenko, considerato vicino a Putin. Le cinque banche sono Rossiya, IS Bank, General Bank, Promsvyazbank e la Black Sea Bank.

Ore 13,35 – Putin: forniture gas continueranno ininterrotte – La Russia è intenzionata a continuare la fornitura senza interruzione del gas ai mercati globali. Lo ha assicurato il presidente Vladimir Putin nei suoi saluti agli ospiti e ai partecipanti al Sesto vertice sul gas del Forum dei Paesi esportatori di Gas.  “Un uso più ampio del gas naturale, uno dei tipi di carburante più rispettosi dell’ambiente, è abbastanza importante in questa fase. La Russia è intenzionata a continuare la fornitura ininterrotta di questa risorsa energetica ai mercati globali, compreso il gas naturale liquefatto, per migliorare l’infrastruttura esistente e per aumentare gli investimenti nel settore del gas”, ha detto Putin, secondo quanto riportato in un documento pubblicato sul sito del Cremlino.

Ore 13,25 – Ucraina: il pacchetto Ue di sanzioni contro i separatisti – Il pacchetto di sanzioni che discuteranno alle 16 i ministri degli Esteri dell’Ue contiene proposte per “colpire coloro che sono stati coinvolti nella decisione illegale colpire le banche che stanno finanziando operazioni militari e di altro tipo russe in quei territori;  mirare alla capacità dello Stato e del governo russi di accedere ai mercati e ai servizi finanziari e dei capitali dell’Ue, per limitare il finanziamento di politiche crescenti e aggressive; e mirare al commercio delle due regioni separatiste da e verso l’Ue, per garantire che i responsabili sentano chiaramente le conseguenze economiche delle loro azioni illegali e aggressive”. Lo rendono noto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ore 12,50 – Tass, Putin non intende riportare la Russia ai confini imperiali – Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa, il presidente russo sostiene la sovranità delle ex repubbliche sovietiche e la situazione ucraina sarebbe “un’eccezione”.

Ore 12,45 – Ucraina: Scholz, con sanzioni importante fermare catastrofe – “In questa fase è importante con le prime sanzioni impedire un’ulteriore escalation e con essa una catastrofe. Questo è l’obiettivo di tutti i nostri sforzi diplomatici”. Lo ha detto Olaf Scholz, che oggi ha annunciato la sospensione dell’autorizzazione del controverso gasdotto Nord Stream 2. Il cancelliere tedesco ha aggiunto che “l’Europa e gli Stati Uniti agiranno rapidamente”. “Abbiamo già chiarito che nel mondo la Russia non trova alcun appoggio per queste sue azioni”, ha detto. A detta di Scholz, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “merita tutto il nostro rispetto perché mostra di non farsi provocare dalla Russia allo scopo di non offrire il pretesto all’occupazione di tutta l’Ucraina”.

Scholz ha anche ribadito che “il riconoscimento” delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e di Luhansk “non può essere accettato”, e ora “si tratta di mettere in campo qualcosa di preciso rispetto a quanto sta accadendo”. Al tempo stesso secondo Scholz è necessario rimanere impegnati in tutte le vie diplomatiche: “Da questo punto di vista rimane importante anche il formato Normandia” (il tavolo negoziale che comprende Germania, Francia, Ucraina e Russia).

Ore 12,40 – Lavrov: “L’Ucraina non ha diritto alla sovranità” – “Il diritto alla sovranità dovrebbe spettare solo agli Stati che rappresentano tutta la popolazione che vive nel loro territorio, l’Ucraina non vi appartiene dal 2014”, lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo all’emittente Russia 24 Tv, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax.

Ore 12,35 – Ambasciatori Ue, “unanimità” su sanzioni russe – Gli ambasciatori dell’Unione Europea oggi hanno discusso di sanzioni contro centinaia di membri della Duma che hanno ratificato il riconoscimento delle regioni separatiste in Ucraina orientale. Lo riferisce una fonte della commissione europea a Reuters, secondo cui le sanzioni si divideranno in quattro componenti. Le sanzioni potrebbero includere un divieto alla contrattazione di titoli governativi russi sul mercato europeo. Le sanzioni potrebbero essere approvate dai ministri degli Esteri europei già nei colloqui che si terranno oggi a Parigi.

Ore 12,30 – Cremlino, riconosciamo anche territori occupati da forze governative – La presidenza russa ha dichiarato che il riconoscimento delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk si estende fino ai territori rivendicati dai separatisti ma attualmente controllati dalle forze governative ucraine.

Ore 12,25 – Ucraina richiama incaricato d’affari a Mosca – Il governo ucraino ha richiamato il suo incaricato d’affari a Mosca per “consultazioni”. Lo afferma in una nota del ministero degli Esteri ucraino.

Ore 12,10 – Germania sospende l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che la certificazione del controverso gasdotto non potrà procedere a causa delle ultime azioni della Russia. Il governo tedesco ha ritirato un documento chiave per la procedura di certificazione del gasdotto che collega direttamente la Germania alla Russia. Gli Stati Uniti sono fortemente contrari al progetto, già terminato ma da mesi in attesa di autorizzazione. La sospensione di Nord Stream 2 è stata chiesta dall’Ucraina come risposta alla decisione russa di riconoscere le due repubbliche autoproclamate del Donbass e di inviare truppe.

Ore 11.20 – Draghi, evitare guerra nel cuore dell’Europa – “Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi intervenendo sulla crisi in Ucraina, in apertura del suo discorso alla cerimonia al Consiglio di Stato.

Ore 09.40 – L’Alto rappresentante per la Politica Estera Ue Borrell: “Sanzioni contro la Russia saranno adottate questo pomeriggio” – I ministri degli Esteri dell’Ue adotteranno oggi sanzioni contro la Russia per il riconoscimento delle regioni separatiste ucraine e l’ulteriore dispiegamento di truppe sul territorio ucraino. Lo ha affermato l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell: “Avverrà questo pomeriggio, la decisione sarà unanime”, ha aggiunto. I ministri degli Esteri dell’Ue si incontreranno questo pomeriggio a Parigi, ha spiegato Borrell parlando insieme al capo della diplomazia francese Jean-Yves Le Drian al consiglio straordinario dei ministri degli Esteri per “prendere decisioni politiche riguardo alla rappresaglia e alla risposta europea. Ovviamente sarà sotto forma di sanzioni, la cui portata i ministri discuteranno secondo la mia proposta. Stiamo già lavorando sui testi. Questo non significa che oggi prenderemo tutte le decisioni, solo quelle urgenti, in modo da fornire una risposta immediata”.

Ore 8.41 Due militari ucraini uccisi e 12 feriti nel Donbass – Due militari ucraini sono stati uccisi e altri 12 sono rimasti feriti sulla linea di contatto nel Donbass. Lo riferisce la Tass, citando il quartier generale dell’operazione militare di Kiev nel Donbass.

Ore 7,00 – Cina all’Onu chiede moderazione alle due parti – L’ambasciatore della Cina all’Onu, Zhang Jun, ha detto intervenendo al Consiglio di sicurezza sull’Ucraina che “tutte le parti interessate devono esercitare moderazione. Tutti i Paesi dovrebbero risolvere le dispute con mezzi pacifici in linea con la Carta delle Nazioni Unite”.

Ore 04.00 – Onu, rischio di un grande conflitto è reale –  Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari politici Rosemary DiCarlo ha sottolineato che “Le prossime ore e i prossimi giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere evitato a tutti i costi”.

Leggi anche: Tensione Russia-Ucraina: cosa vuole Putin?

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