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Covid, la polizia del Regno Unito: “Pronti a interrompere i cenoni di Natale”

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Covid, la polizia del Regno Unito: “Pronti a interrompere i cenoni di Natale”

In queste settimane di repentina risalita di contagi da Covid-19 e con Germania e Francia che hanno imposto nuovi lockdown, in tanti si chiedono che fine farà il Natale: in Regno Unito, però, i cittadini sanno già la risposta, visto che la polizia ha fatto sapere di essere pronta a “interrompere i cenoni“. Nel Paese guidato da Boris Johnson, infatti, le norme anti-contagio prevedono assembramenti per massimo sei persone e in vista delle festività natalizie, in verità ancora abbastanza lontane, già adesso il ministro degli Alloggi Robert Jenrick, e il commissario delle West Midlands (centro Inghilterra) David Jamieson sono stati chiarissimi: “I poliziotti avranno il potere di entrare in casa qualora ci siano sospetti su assembramenti superiori a sei e, nell’eventualità, anche interrompere il cenone di Natale”, hanno dichiarato, pur non escludendo “possibili rivolte” nel caso in cui questo scenario si avverasse.

Le frasi di Jenrick e Jamieson hanno ovviamente provocato una lunga serie di polemiche in tutto il Regno Unito: da un lato perché la polizia sta spingendo affinché i cittadini denuncino e segnalino coloro che violano le norme anti-Covid, dall’altro perché in tanti stanno definendo la decisione sui cenoni di Natale come una deriva autoritaria. Secondo il governo guidato dal premier Johnson, però, le novità sul Natale e le delazioni della popolazione sono un modo per evitare un secondo lockdown generalizzato, qualcosa da evitare a tutti i costi non solo per non dare un’ulteriore stangata all’economia britannica, ma anche perché tra poche settimane la Brexit diverrà realtà. Solo ieri, in tutto il Paese, i nuovi contagi da Coronavirus sono stati 24.701, con 310 morti.

Nonostante ciò, negli ultimi giorni molti scienziati e medici stanno facendo pressioni su Johnson affinché scelga la strada di un nuovo lockdown. Secondo l’Imperial College di Londra ci sarebbero già 100mila contagi reali di Covid al giorno e per diversi esperti si rischiano 85mila morti per la seconda ondata.

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