Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:34
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cosa succede a Falluja in Iraq

Immagine di copertina

L’Isis ha respinto la prima offensiva dell’esercito iracheno, mentre nella città migliaia di civili sono in pericolo di vita

Martedì 31 maggio i combattenti dell’Isis  hanno bloccato il primo assalto dell’esercito iracheno a Falluja, a ovest di Baghdad, e hanno lanciato il contrattacco nel distretto meridionale della città con autobombe e attentati suicidi.

S&D

L’offensiva dell’esercito iracheno per sottrarre l’area controllata dal 2014 dai miliziani estremisti, si annuncia come una delle più importanti battaglie contro il sedicente Stato islamico. Una vittoria segnerebbe un punto di svolta nella lotta all’autoproclamato califfato che controlla ampie zone in Siria e Iraq.

Alcuni studi hanno rivelato che tra l’inizio del 2015 e la metà di marzo 2016, l’Isis ha perso circa il 22 per cento dei suoi territori controllati in Siria e in Iraq. 

—LEGGI ANCHE: l’Isis è in fase di declino. Una mappa mostra come il sedicente Stato islamico abbia perso in parte il controllo 

Una settimana dopo l’inizio delle operazioni militari, grazie al supporto dell’aviazione degli Stati Uniti e dell’Iran, le truppe irachene hanno raggiunto lunedì 30 maggio i confini della città, ma sono state bloccate nell’avanzata nella periferia meridionale.

A Falluja, le truppe degli Stati Uniti combatterono una delle più sanguinose battaglie durante l’invasione del 2003 e la città divenne il simbolo della resistenza e dell’insurrezione sunnita.

Attualmente la città è la roccaforte dell’Isis e da qui i jihadisti hanno lanciato l’ondata di attacchi suicidi che hanno insanguinato Baghdad. 

Riconquistare la città per il governo iracheno significherebbe riprendere il controllo di uno dei centri più popolosi del paese nella fertile regione del fiume Eufrate. L’operazione rappresenterebbe anche un test sulla capacità dell’esercito iracheno di sconfiggere i miliziani dell’Isis e garantire la protezione dei civili.

Il rischio di una catastrofe umanitaria

Sebbene la maggior parte della popolazione di Falluja sia riuscita ad abbandonare la città prima dell’inizio dell’assedio, 50mila persone sono ancora bloccate al suo interno e rischiano di non avere accesso a cibo, acqua e assistenza sanitaria.

Secondo le Nazioni Unite a centinaia di civili è stata impedita la fuga per costringerli a fare da scudi umani durante i bombardamenti, mentre l’UNICEF ha lanciato l’allarme per i 20mila bambini o adolescenti che rischiano il reclutamento tra le fila dei gruppi estremisti. 

“A Falluja c’è il pericolo di una catastrofe umanitaria. Le famiglie sono bloccate sotto il fuoco incrociato senza la possibilità di fuggire o mettersi al sicuro. Entrambe le parti devono garantire ai civili la possibilità di abbandonare senza pericoli la città prima che sia troppo tardi”, è l’appello lanciato da Ariane Rummery dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati.

Un medico del più importante ospedale di Falluja ha fatto sapere che almeno 32 civili e 20 jihadisti sono stati uccisi dai bombardamenti di lunedì 30 maggio.

Le organizzazioni umanitarie non sono presenti all’interno della città, ma hanno allestito dei campi tutt’intorno per ospitare i cittadini sfollati che sono riusciti a fuggire. 

Il fronte di guerra 

L’avanzata delle truppe d’assalto irachene, nonostante il supporto dell’aviazione e dell’artiglieria pesante, è stata bloccata dai miliziani dell’Isis nella notte di martedì 31 maggio a circa 500 metri dal distretto di Shuhada, nella parte meridionale della città. 

“Le nostre forze sono finite sotto il tiro dell’artiglieria nemica e hanno scavato tunnel e trincee per proteggersi”, ha fatto sapere il comandante delle operazioni dal campo militare allestito nella periferia meridionale di Falluja.

Secondo il Pentagono l’offensiva militare richiederà molto tempo: “La riconquista di Falluja sarà dura. Negli ultimi due giorni le truppe irachene sono avanzate sotto i missili e i bombardamenti dell’artiglieria pesante, senza contare la costante minaccia delle autobombe e degli attacchi suicidi”, ha commentato il capitano Jeff Davis del Pentagono.

Pressioni politiche sul governo di Abadi 

La serie di attacchi suicidi compiuti di recente dai miliziani dell’Isis hanno messo in pericolo la sicurezza di Baghdad, dove nell’ultima settimana hanno perso la vita più di 150 persone, e ha aumentato la pressione politica sul governo di Abadi, un membro della minoranza sciita che sta cercando di tenere insieme una coalizione di governo eterogenea, duramente contestata dalla popolazione irachena.

Alcuni giorni fa ha lanciato un appello ai partiti politici e alla popolazione di mettere da parte le differenze e collaborare col governo durante l’offensiva di Falluja.

Gruppi di miliziani sciiti appoggiati dall’Iran stanno collaborando con l’esercito iracheno nella campagna contro il sedicente Stato islamico, ma non partecipano all’assedio di Falluja per non infiammare la tensione settaria nel paese.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini