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Coronavirus, rifugiato somalo bloccato in Francia: “Ha il passaporto italiano, non può tornare a casa”

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Credit Image: © Douglas R. Clifford/Tampa Bay Times via ZUMA Wire

Coronavirus, rifugiato somalo bloccato in Francia: “Ha il passaporto italiano, non può tornare a casa”

Un rifugiato somalo che vive da 12 anni in Italia è stato bloccato a Parigi e si ritrova impossibilitato a raggiungere il suo paese d’origine a causa del suo passaporto italiano e della diffusione di coronavirus nel nostro paese. A raccontare la storia di Abdullahi Ahmed è Camilla Cupelli sulle pagine di Repubblica. “Il paradosso è che sono arrivato su un barcone in Italia dalla Somalia e ora non ci posso tornare pur avendo il passaporto italiano”, sottolinea il rifugiato 31enne.

“Dovevo partire da Milano per andare a Mogadiscio ma la compagnia aerea mi ha detto di andare a Parigi. Lì però non mi hanno fatto imbarcare perché arrivavo dall’Italia”, racconta dopo essere rientrato via treno da Parigi a Torino. Abdullahi avrebbe dovuto fare scalo a Istanbul per un’ora, ma a causa del coronavirus la Turkish Airlines non permette di imbarcarsi per la capitale turca a chi è passato dall’Italia negli ultimi 14 giorni o ha un passaporto italiano. Per questo non è potuto partire.

Abdullahi, fuggito dalla Somalia in guerra 12 anni fa, ha attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Italia ed è stato accolto nel centro della Croce Rossa di Settimo Torinese. In questi anni, è diventato un punto di riferimento per il mondo del volontariato torinese e ha dato vita alla sua associazione GenerAzione Ponte. Oggi ha la cittadinanza italiana e pensava che, col passaporto italiano in mano, compiere il viaggio sarebbe stato più semplice.

“Non mi è stato regalato questo passaporto: mi ha dato tanti diritti ma purtroppo oggi è stato un ostacolo, speriamo passi questa situazione emergenziale”, sottolinea. “Spero che questo viaggio sia solo rimandato”.

 

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