Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Coronavirus, l’attrice Carol Alt difende le fosse comuni di New York: “Sono un’idea intelligente”

 

Coronavirus, l’attrice Carol Alt difende le fosse comuni di New York: “Sono un’idea intelligente”

La scelte della fossa comune di New York ha creato scalpore in tutto il mondo. Durante l’emergenza Coronavirus, c’è però chi si schiera a favore delle decisioni prese dal governo americano, come l’attrice Carol Alt che ha spiegato all’Adnkronos: “Credo che ci sia un fraintendimento nel modo in cui gli altri paesi del mondo vedono la situazione delle fosse comuni a New York. So che ha creato molto scalpore, ma bisogna spiegare al mondo che è un’idea molto intelligente”.

Le fosse comuni di Hart Island, l’isoletta che si staglia di fronte al Bronx che ospita le salme di chi non può permettersi una sepoltura autonoma o di chi è morto da solo e dimenticato da tutto e tutti, sono una scelta intelligente secondo l’attrice, che ha definito l’isola di Hart Island un cimitero da sempre. “Nessuno può andare a fare un giro nel parco dell’isola, perché è un grande cimitero per persone che non hanno amici o parenti che le reclamano. È una situazione temporanea, legata al momento”.

 

 

Carol Alt: “Momento difficile, ma New York è ottimista”

“In questo momento le chiese sono chiuse, non si possono fare funerali. Quindi anzi, penso che sia una idea veramente intelligente. Quando tutto sarà finito, le persone potranno andare a recuperare i loro cari. Ma credo che si debba spiegare, altrimenti posso capire che la gente degli altri paesi sia spaventata, e pensi che ci siano semplicemente migliaia di morti buttati nelle fosse: non è così”, ha precisato Carol Alt.

In conclusione, l’attrice – che recita in un nuovo film italiano “Un figlio di nome Erasmus” – ha dichiarato:  “Il momento per la città è molto difficile, ma i newyorkesi hanno un particolare modo di reagire. È gente molto ottimista, guardano alle situazioni come questa come fosse una sfida, un’opportunità, e soprattutto, sembra strano a dirsi ma sono persone che si prendono molta cura l’uno dell’altro nei momenti duri”.

Leggi anche:

1. Coronavirus, a New York i morti vengono seppelliti nelle fosse comuni di Hart Island | VIDEO/ 2. New York in quarantena, Joe Bastianich si filma mentre gira in skateboard: i social lo massacrano | VIDEO

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”