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Marito e moglie uccidono la ex fidanzata di lui, fanno a pezzi il corpo e lo danno in pasto ai coccodrilli

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È successo in North Carolina, negli Stati Uniti: entrambi i coniugi sono stati condannati per omicidio

Una donna del North Carolina, negli Stati Uniti, è stata condannata la scorsa settimana per aver aiutato il marito a liberarsi del corpo smembrato della sua ex fidanzata, prima cercando di dissolvere i resti nell’acido, poi gettandoli in un torrente del Texas nella speranza che i coccodrilli li avrebbero mangiati.

Amanda Perry Hayes, 46 anni, è stata condannata per manomissione delle prove. Lei e il marito Grant Hayes erano già stati condannati rispettivamente per omicidio di secondo grado e di primo grado per la morte, avvenuta nel 2011, della ex di Grant, Laura Ackerson.

La coppia ha ucciso Ackerson nel suo appartamento a Raleigh, nel North Carolina, prima di tagliare il suo corpo e trasportarlo in alcuni refrigeratori a casa della sorella di Hayes a Richmond, in Texas.

Una volta che il corpo della ex fidanzata di Hayes era a Richmond, la coppia ha cercato di usare l’acido muriatico per distruggerlo. Successivamente l’ha portato su una barca e i due coniugi hanno gettato le parti del corpo della vittima in acqua con la speranza che gli alligatori avrebbero mangiato i suoi resti.

Durante il processo, Amanda Hayes ha affermato di non aver ucciso l’ex fidanzata di suo marito e che ha “solo” contribuito a disfarsi del suo corpo perché il marito stesso l’aveva minaciata.

La giuria ha respinto questa tesi difensiva giudicando la donna colpevole anche di omicidio.

Amanda Hayes è stata condannata a 20 anni di prigione.  Grant Hayes sta già scontando l’ergastolo in North Carolina. I pubblici ministeri non hanno ritenuto necessario processarlo per l’occultamento del corpo della sua ex compagna.

Uno dei magistrati che ha sostenuto l’accusa, Amanda Bolin, ha dichiarato ai media statunitensi che la vittima era una persona “molto indipendente, spumeggiante” che “sorrideva sempre e felice”.

Al momento della sua morte, aveva da poco avviato due attività legate alla progettazione grafica. Era madre di due ragazzi che erano bambini piccoli al momento della sua morte.

“Niente al mondo significava per lei più di quei due ragazzini”, ha detto Bolin.

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