Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Usa, minacce di morte a Christine Ford, la donna che ha accusato di stupro il giudice Kavanaugh

Immagine di copertina
Foto: Twitter

La donna, fanno sapere i suoi legali, non vuole testimoniare in Congresso se non sarà prima aperta un'indagine dell'Fbi

Christine Blasely Ford, la professoressa dell’Università di Palo Alto che ha accusato il giudice Brett Kavanaugh di aver tentato di violentarla mentre erano al liceo negli anni Ottanta, è stata minacciata di morte e costretta a lasciare la sua abitazione.

La donna, rendono noti i suoi avvocati, non vuole testimoniare in Congresso se non sarà aperta un’indagine dell’Fbi.

Kavanaugh, il giudice ultraconservatore nominato dal presidente Donald Trump per la Corte Suprema e in attesa di conferma da parte del Senato Usa, ha respinto tutte le accuse.

In una lettera inviata al presidente della commissione Giustizia del Senato Chuck Grassley, gli avvocati spiegano come le minacce siano state rivolte anche ai familiari della Ford, ora costretta a nascondersi.

“Nelle 36 ore successive alla pubblicazione del suo nome, la professoressa Ford ha ricevuto tanto sostegno dalla sua comunità e da altri cittadini della nazione ma, allo stesso tempo, si sono materializzate le sue peggiori paure”, hanno denunciato i legali.

“È stata bersaglio di violenti attacchi e anche di minacce di morte. Come conseguenza la sua famiglia è stata costretta a trasferirsi in un’altra abitazione”.

Gli avvocati hanno segnalato al Congresso che la Ford non è nelle condizioni di testimoniare fino a quando non sarà aperta un’inchiesta formale da parte dell’Fbi sul caso.

Trump, che difende Kavanaugh, ha reso nota l’intenzione di non volere ordinare al Bureau di indagare e Grassley ha risposto che “non c’è alcun motivo per rinviare la testimonianza” della Ford.

“Mentre la vita della professoressa Ford è stata messa sotto sopra”, si legge nella missiva dei suoi legali a Grassley, “tu e il tuo staff avete fissato un’audizione pubblica per una testimonianza allo stesso tavolo del giudice Kavanaugh, per rivivere questo traumatico e straziante incidente davanti a due dozzine di senatori Usa, sulla tv nazionale”.

L’audizione, organizzata nel giro di pochi giorni, si presenta come “un interrogatorio da parte di senatori che hanno già deciso che lei si è sbagliata e si è confusa” quando nessuna vittima di violenza sessuale “dovrebbe venire sottoposta ad un simile incubo”, si legge nella lettera.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”