Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:21
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il Brasile ha affondato nell’oceano una vecchia portaerei piena di amianto e rifiuti tossici

Immagine di copertina

Una vecchia portaerei piena di amianto, vernici e altri rifiuti tossici è stata affondata nell’Oceano atlantico. Ad annunciarlo è stata la marina brasiliana. Il “naufragio pianificato e controllato è stato realizzato alla fine della giornata” d’ieri, a circa 350 chilometri dalle coste brasiliane, in una zona in cui la profondità dell’Oceano è di circa 5 mila metri.

La contestata decisione è stata presa perché non c’erano alternative, visto “lo stato molto degradato di questa vecchia nave lunga 266 metri, considerata un “pacco tossico di 30 mila tonnellate” dall’associazione Robin Hood. “Di fronte ai rischi che comporta rimorchiarla e a causa del deterioramento dello scafo, la sola soluzione è abbandonare la nave affondandola in modo controllato”, aveva spiegato la marina in un comunicato congiunto con il ministero della Difesa nei giorni scorsi.

Il pubblico ministero federale del Brasile ha cercato di fermare l’operazione con diversi ricorsi presso i tribunali, avvertendo sulle conseguenze per l’ambiente e ricordando che la portaerei contiene 9,6 tonnellate di amianto, 644 tonnellate d’inchiostri e altri materiali pericolosi: il rischio, ha sottolineato, è di “gravi danni ambientali, soprattutto a causa del fatto che lo scafo è danneggiato.

Le Ong ambientaliste Greenpeace, Sea Shepherd e Basel Action Network hanno denunciato “una violazione di tre trattati internazionali”. Le organizzazione ambientaliste sottolineano che questo naufragio causerà “danni incalcolabili” con “impatti sulla vita marina e le comunità costiere”. Pur definendola una soluzione “tragica”, il giudice del tribunale federale dello stato di Pernambouc, a Nord-Est del Paese, l’ha autorizzata ritenendola inevitabile, poiché lo stato dello scafo avrebbe presto provocato un naufragio spontaneo della nave, e il suo rimorchio avrebbe messo in pericolo il personale che lo avrebbe effettuato.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale