Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Bangladesh, oltre cento studenti feriti nelle proteste per la sicurezza stradale

Immagine di copertina
Alcuni degli studenti scesi in piazza in Bangladesh. Credits: AFP

Gli studenti scendono in piazza ogni giorno dal 29 luglio, quando due studenti sono stati uccisi da un autobus

Decine di migliaia di studenti stanno protestando da una settimana sulle strade di Dacca, la capitale del Bangladesh.

Le proteste studentesche sono cominciate il 29 luglio dopo che due studenti sono stati uccisi da un autobus in corsa che stava facendo a gara con un altro per arrivare per primo alla fermata.

I manifestanti sono arrivati a bloccare molte aree della capitale, che conta 18 milioni di abitanti. Oltre 300 veicoli sono stati danneggiati e le compagnie

La polizia ha reagito lanciando gas lacrimogeni per provare a disperdere la folla e poi, questo sabato, sparando proiettili di gomma contro gli studenti riuniti nel quartiere di Jigatala e colpendoli con dei bastoni.

Oltre 115 studenti feriti sarebbero stati curati dal pronto soccorso della capitale, secondo l’agenzia di stampa AFP. Il quotidiano The Daily Star parla invece di almeno 25 feriti.

Alcuni manifestanti sarebbero anche stati picchiati da attivisti pro-governo.

La polizia ha negato di aver usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma. “A Jigatala non è successo niente”, ha dichiarato un portavoce governativo.

Nel frattempo, in Bangladesh è stato bloccato l’accesso a internet da cellulari, tablet e altri dispositivi mobili per arginare le proteste studentesche.

Perché gli studenti del Bangladesh stanno protestando a Dacca

La causa è la morte di due studenti universitari, Diya Khanam Mim e Abdul Karim Rajib, investiti da un autobus. L’autista stava facendo a gara con un altro collega per raggiungere la fermata per primo, accaparrandosi così le persone che aspettavano alla fermata.

Una decina di altri studenti sono stati feriti dal bus, che è arrivato a tutta velocità colpendoli.

In Bangladesh, molti autisti lavorano per compagnie private e sono soliti contendersi i passeggeri correndo troppo velocemente per le vie delle città. Il rischio di incidenti è molto alto e il sistema è percepito come corrotto e pericoloso.

Secondo il gruppo di ricerca National Committee to Protect Shipping, Roads and Railways, nel 2017 più di 4.200 pedoni sono stati uccisi in incidenti stradali.

Le proteste sono iniziate spontaneamente e in modo disorganizzato. Le rivendicazioni si sono poi allargate e ora gli studenti chiedono riforme serie al sistema dei trasporti che comprenda una regolamentazione degli autisti degli autobus.

Tra le nove richieste che i manifestanti avrebbero presentato al governo, secondo il sito bangladese bdnews24c’è anche la pena di morte per gli studenti che investono qualcuno.

Il ministro dell’educazione Nurul Islam Nahid ha chiuso diverse scuole superiori del paese lo scorso giovedì 2 agosto, promettendo agli studenti che le loro richieste di maggior sicurezza stradale sarebbero state prese in considerazione.

Sabato, 4 agosto, diversi ministri hanno chieso agli studenti di tornare tra i banchi. A preoccuparli è il fatto che una protesta giovanile senza precedenti potrebbe trasformarsi in un movimento anti-governativo, a pochi mesi dalle elezioni politiche di quest’anno.

Ma gli studenti hanno deciso di continuare a protestare per le strade di Dacca, bloccando il traffico per controllare che auto e bus avessero targhe valide e fossero in condizioni adatte al trasporto di persone.

“Non lasceremo le strade finché le nostre richieste non saranno esaudite. Vogliamo strade e autisti sicuri”, ha detto uno dei manifestanti, Al Miran.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. | DIRETTA
Esteri / La Georgia, lo stato del Sud che può decidere la corsa alla Casa Bianca
Esteri / Il n.2 di Hezbollah: "Per fermare la guerra serve un cessate il fuoco a Gaza". Meloni venerdì in Libano
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. | DIRETTA
Esteri / La Georgia, lo stato del Sud che può decidere la corsa alla Casa Bianca
Esteri / Il n.2 di Hezbollah: "Per fermare la guerra serve un cessate il fuoco a Gaza". Meloni venerdì in Libano
Esteri / Boom di epidemie nel 2024, l'Oms: "Cresce il rischio di una nuova pandemia"
Esteri / Raid israeliano su un ospedale di Gaza: 4 bruciati vivi, tra cui bambini. Caschi blu italiani trovano ordigni vicino alla base Unifil
Esteri / L'esercito israeliano spara ancora Idf contro la base Unifil, due feriti: uno è grave. L'Idf: "Ucciso il comandante della Jihad islamica palestinese". Salta voto del governo sulla risposta all'Iran
Esteri / L’uragano Milton si abbatte sulla Florida: tornado multipli, case distrutte e vittime. La diretta
Esteri / Fuoco israeliano contro tre postazioni dell’Unifil: feriti due caschi blu indonesiani. Cnn: “Il governo Netanyahu voterà oggi sulla risposta all'Iran”
Esteri / Pilota della Turkish Airlines muore in volo: atterraggio di emergenza a New York
Esteri / Colloquio tra Biden e Netanyahu sulla risposta all’Iran: presenti anche Kamala Harris e Blinken. Il premier israeliano ha deciso: "Nel mirino strutture militari di Teheran". Convocato il gabinetto di sicurezza per il via libera. Soldati israeliani rifiutano di combattere a Gaza: “Troppi rischi per gli ostaggi”. Libano: altri 40 morti e 160 feriti