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“Quando gli eritrei eravamo noi”: l’Albania non dimentica e accoglie 20 migranti della Diciotti

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La nave Vlora approdata nel porto di Bari l'8 agosto del 1991 con 20mila albanesi che scappavano dal loro paese. Credit: Wikipedia

Negli corso degli anni Novanta furono 850mila gli albanesi che lasciarono il paese per cercare fortuna altrove. 350mila arrivarono in Italia

L’Albania accoglierà venti dei 177 migranti arrivati in Italia sulla nave Diciotti. Tirana non dimentica gli anni Novanta, quando erano gli albanesi a lasciare il paese, in gommone, per arrivare sulle coste dell’Italia.

Ditmir Bushati, il ministro per l’Europa e gli Affari esteri albanese, sul suo account Twitter ha motivato così la decisione presa: “Italia! Non possiamo rimpiazzare l’Europa, ma noi siamo qui, sull’altro lato di un mare dove una volta noi eravamo gli eritrei soffrendo per giorni e notti in mezzo al mare, aspettando che l’Europa si svegliasse! Ieri l’italia ci ha salvato e oggi noi siamo pronti a dare una mano”.

Ad annunciare la scelta di Tirana è stata la Farnesina, con un tweet: “Il Ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ringrazia l’Albania per la decisione di accogliere 20 profughi della nave Diciotti. Un segnale di grande solidarietà e amicizia molto apprezzato dall’Italia”.


E così il paese apre le braccia ai migranti di oggi, i nuovi disperati che scappano da guerra e fame per raggiungere l’Europa. Nella prima metà degli anni Novanta, all’indomani del crollo del comunismo e con la povertà che attanagliava il paese, furono migliaia e migliaia gli albanesi che lasciarono il paese.

L’episodio che meglio rappresenta il boom di arrivi in Italia è quello del 1991, quando la nave Vlora, partita da Durazzo, sbarcava a Bari ventimila persone.

Secondo le statistiche, tra il 1989 e il 2001, sono stati circa 850mila gli albanesi che hanno lasciato la loro terra per cercare fortuna altrove. Di questi, 350mila l’hanno cercata in Italia.

 

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