Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:05
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cultura

Maturità 2019, Tomaso Montanari, “Istruzioni per l’uso del futuro”: di cosa parla

Immagine di copertina
Tomaso Montanari

Lo storico dell’arte Tomaso Montanari è uno dei protagonisti delle tracce degli esami di maturità 2019. Il suo testo “Istruzioni per l’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà” è stato proposto ai maturandi come spunto per il tema della prima prova di mercoledì 19 giugno.

Maturità 2019, oggi la prima prova d’esame

Maturità 2019 prima prova | Tomaso Montanari | “Istruzioni per l’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà”

Un testo che lo stesso autore ha definito “politico” in cui viene trattato il tema del patrimonio culturale italiano visto come strumento o chiave di interpretazione e comprensione del presente e del futuro comune.

Patrimonio culturale quello di Montanari che pone le basi fondamentali della “democrazia che verrà” e che ci “libera” dalla “dittatura” del presente.

Il saggista italiano, appresa la notizia che un suo testo è stato scelto dal Miur per la prima prova dell’esame di maturità, ha commentato su Twitter: “Mammia mia! In bocca al lupo ragazzi! E non odiatemi troppo!”.

Tutte le novità che riguardano l’esame di Stato

Maturità 2019 prima prova | Tomaso Montanari | La traccia

La traccia di Montanari rientra nella categoria B – Analisi e produzione di un testo argomentativo. Qui sotto l’estratto del testo “Istruzioni per l’uso del futuro” proposto agli studenti.

“Entrare in un palazzo civico, percorrere la navata di una chiesa antica, anche solo passeggiare in una piazza storica o attraversare una campagna antropizzata vuol dire entrare materialmente nel fluire della Storia. Camminiamo, letteralmente, sui corpi dei nostri progenitori sepolti sotto i pavimenti, ne condividiamo speranze e timori guardando le opere d’arte che commissionario e realizzarono, ne prendiamo il posto come membri attuali di una vita civile che si svolge negli spazi che hanno voluto e creato, per loro stessi e per noi.

Nel patrimonio artistico italiano è condensata e concretamente tangibile la biografia spirituale di una nazione: è come se le vite, le aspirazioni e le storie collettive e individuali di chi ci ha preceduto su queste terre fossero almeno in parte racchiuse negli oggetti che conserviamo gelosamente.

Se questo vale per tutta la tradizione culturale (danza, musica, teatro e molto altro ancora), il patrimonio artistico e il paesaggio sono il luogo dell’incontro più concreto e vitale con le generazioni dei nostri avi. Ogni volta che leggo Dante non posso dimenticare di essere stato battezzato nel suo stesso Battistero, sette secoli dopo: l’identità dello spazio congiunge e fa dialogare tempi ed essere umani lontanissimi. Non per annullare le differenze, in un attualismo superficiale, ma per interrogarle, contarle, renderle eloquenti e vitali.

Il rapporto col patrimonio artistico – così come quello con la filosofia, la storia, la letteratura: ma in modo straordinariamente concreto – ci libera dalla dittatura totalitaria del presente: ci fa capire fino in fondo quanto siamo mortali e fragili, e al tempo stesso coltiva ed esalta le nostre aspirazioni di futuro.

In un’epoca come la nostra, divorata dal narcisismo e inchiodata all’orizzonte cortissimo delle breaking news, l’esperienza del passato può essere un antidoto vitale.

Per questo è importante contrastare l’incessante processo che trasforma il passato in un intrattenimento fantasy antirazionalista […].

L’esperienza diretta di un brano qualunque del patrimonio storico e artistico va in direzione diametralmente opposta. Perché non ci offre una tesi, una visione stabilita, una facile formula di intrattenimento (immancabilmente zeppa di errori grossolani), ma ci mette di fronte a un palinsesto discontinuo, pieno di vuoti e di frammenti: il patrimonio è infatti anche luogo di assenza, e la storia dell’arte ci mette di fronte a un passato irrimediabilmente perduto, diverso, altro da noi.

Il passato “televisivo”, che ci viene somministrato come attraverso un imbuto, è rassicurante, divertente, finalistico. Ci sazia, e ci fa sentire l’ultimo e migliore anello di una evoluzione progressiva che tende alla felicità. Il passato che possiamo conoscere attraverso l’esperienza diretta del tessuto monumentale italiano ci induce invece a cercare ancora, a non essere soddisfatti di noi stessi, a diventare meno ignoranti. E relativizza la nostra onnipotenza, mettendoci di fronte al fatto che non siamo eterni, e che saremo giudicati dalle generazioni future. La prima strada è sterile perché ci induce a concentrarci su noi stessi, mentre la seconda via al passato, la via umanistica, è quella che permette il cortocircuito col futuro”.

Maturità 2019 prima prova | Testo argomentativo

Il testo argomentativo della prima prova appartiene alla tipologia B delle tracce disponibili per il tema di italiano: consiste nella interpretazione e comprensione di uno o più testi e immagini relative a un determinato argomento di interesse culturale, e nella stesura di un saggio breve in cui traspaiano le riflessioni dello studente.

Ti potrebbe interessare
Cultura / Venezia, al via la Biennale d’Arte 2024
Cultura / Le “Teste Elleniche” di George Petrides: un viaggio nella cultura greca a Venezia
Cultura / Banca Ifis: lancia “Ifis art”, il progetto dedicato alla valorizzazione e promozione dell’arte e della cultura
Ti potrebbe interessare
Cultura / Venezia, al via la Biennale d’Arte 2024
Cultura / Le “Teste Elleniche” di George Petrides: un viaggio nella cultura greca a Venezia
Cultura / Banca Ifis: lancia “Ifis art”, il progetto dedicato alla valorizzazione e promozione dell’arte e della cultura
Cultura / Architettura e religioni: la nuova era delle città per il dialogo nella mostra Rituals/Materials a Torino
Cultura / Morto Roberto Cavalli: le cause della morte dello stilista
Cultura / È morto lo stilista Roberto Cavalli
Cultura / A Milano un giovane direttore creativo, Matteo Cibic, si diletta a far dialogare Arte e Design, nei 10 giorni più affollati di eventi e presentazioni
Cultura / Esclusivo TPI – Le guerriere invisibili contro il patriarcato: ecco chi sono e cosa vogliono le attiviste del collettivo “Amar3”
Cultura / Un libro di corsa: Metodi per sopravvivere
Cultura / Premio Strega 2024, ecco 12 libri finalisti: ci sono 7 autrici donne