Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:55
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cultura

Marco e Gloria, morti nel rogo della Grenfell Tower, rivivono in una fiaba

Immagine di copertina
Il cavaliere e la principessa

La coppia di fidanzati rivive nelle parole e nei disegni di una fiaba scritta dalla mamma di Marco con la collaborazione degli amici dei due ragazzi

Sono morti entrambi nel rogo della Grenfell Tower, il grattacielo di Londra andato a fuoco lo scorso 14 giugno a causa – si è scoperto – dei pannelli di rivestimento infiammabili.

Ora Marco Gottardi e Gloria Trevisan, 28 e 27 anni, rivivono nelle parole e nei disegni di una fiaba intitolata Il cavaliere e la principessa, scritta dalla mamma di Marco, Daniela Burigotto, con il sostegno del marito Giannino e la collaborazione degli amici della coppia.

Nel libro, la Grenfell Tower diventa la torre di un castello medievale, l’incendio è rappresentato da un pericoloso drago, e Marco e Gloria sono un cavaliere e una principessa innamorati che vanno incontro al loro lieto fine in un regno di libellule e farfalle.

“Ho pensato a Marco da piccolo”, racconta Daniela Burigotto, che in un’intervista ha raccontato come è nata la fiaba. “La cosa che più gli piaceva era leggere la storia delle Scoperte di Pinco e Pallina. E così, partendo da quella favola, ho deciso di raccontare la storia di mio figlio, dei valori che gli ho trasmesso: l’onestà, la trasparenza, la serietà e l’impegno. Se riusciremo a trasmettere questi valori ai bambini quando saranno grandi non penseranno solo al profitto. Non ci sarà un’altra Grenfell Tower”.

La scrittura, racconta la mamma di Marco, è stata terapeutica. “Mi ha aiutato a pensare a Marco e a Gloria in un luogo felice, quello che ho raccontato nella favola”, dice.

I disegni sono stati realizzati da Roberta Gattel, amica di Marco e studentessa all’Accademia delle belle arti.

Il libro è stato donato ai bimbi dell’asilo frequentato da Marco quando era piccolo, ma è stato anche tradotto in inglese e spedito nel Regno Unito per essere distribuito su richiesta del console alle scuole italiane.

Il libro è parte di un impegno più ampio la famiglia di Marco ha intrapreso con la fondazione Grenfellove, che sostiene alcune borse di studio gli studenti impegnati in progetti di sicurezza edilizia.

La storia di Marco Gottardi e Gloria Trevisan

Marco Gottardi era originario di San Stino di Livenza (Venezia), mentre la fidanzata Gloria Trevisan era originaria di Camposampiero, in provincia di Padova.

Marco e Gloria si erano conosciuti all’università di Venezia, dove entrambi si erano laureati a pieni voti in Architettura.

Erano arrivati a Londra, da pochi mesi, trovando lavoro come architetti su due studi diversi, quando il 14 giugno 2017 è scoppiato il tragico incendio nel palazzo in cui vivevano, nel quartiere di Notting Hill.

Il loro appartamento era al 23° piano, e per Marco e Gloria i soccorsi non hanno potuto fare nulla.

“Li hanno trovati insieme, come credevamo, uno accanto all’altro: tutto ora si è compiuto”, ha detto il padre di Marco dopo il ritrovamento dei corpi.

Sono 71 le persone che hanno perso la vita nel rogo della Grenfell Tower. Tra loro una famiglia di sei persone, almeno tre famiglie da cinque persone, un bambino nato morto e una donna di 84 anni.

Foto da Facebook

Leggi anche: Così mi sono salvato dal rogo alla Grenfell Tower, parla l’italiano sopravvissuto all’incendio

Ti potrebbe interessare
Cultura / Ecco “Rafael. Una vita speciale”, la nuova serie podcast di Lorenzo Giroffi
Cultura / L’attore e cantante Andrea Bruschi a TPI: “Dalla musica al cinema: raccontare storie per me è una necessità”
Cultura / Esclusivo TPI – Parla Johnny Depp: “Modigliani è il mio alter ego: la mia libertà non sempre mi ha favorito”
Ti potrebbe interessare
Cultura / Ecco “Rafael. Una vita speciale”, la nuova serie podcast di Lorenzo Giroffi
Cultura / L’attore e cantante Andrea Bruschi a TPI: “Dalla musica al cinema: raccontare storie per me è una necessità”
Cultura / Esclusivo TPI – Parla Johnny Depp: “Modigliani è il mio alter ego: la mia libertà non sempre mi ha favorito”
Cultura / Annunciata la settima edizione dell’Italian Excellence Gala & Awards che si terrà a Los Angeles
Cultura / Milano: Delvis Unlimited presenta Metallica, l’installazione che combina design e arte. Utilità ed estetica
Cultura / Banca Ifis, presentato lo studio “Economia della Bellezza 2024”: fatturato di 192mld da oltre 700 imprese italiane
Cultura / Fondazione FS: Presentato il volume “Pietr’Arsa da officina a museo ferroviario”
Cultura / Il fondatore di Slow Food Carlin Petrini a TPI: “Vi spiego perché la felicità inizia con la transizione ecologica”
Cultura / Cos’è l’ozio creativo secondo Domenico De Masi
Cultura / Quei sabato pomeriggio a casa De Masi (di S. Del Santo)