Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Uccise con 85 coltellate Jessica Faoro, il papà della vittima: “L’assassino mi manda lettere e cartoline, non lo perdonerò mai”

Immagine di copertina

Il padre di Jessica Valentina Faoro, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Giorno, ha affermato che non perdonerà mai Alessandro Garlaschi, l’uomo che nel 2018 è stato condannato per l’omicidio della sua giovane figlia. In questi anni, racconta, Garlaschi ha inviato lettere e cartoline in cui chiedeva di portare un fiore o un lumino alla tomba della ragazza e ha posto dubbi sulla sua colpevolezza. Tuttavia, il padre di Jessica non ha mai risposto e non vuole incontrare Garlaschi neppure dopo la sua liberazione dal carcere. La sua ferita, fa sapere, è troppo profonda per poter perdonare il responsabile della morte di sua figlia.

“Non mi ha mai chiesto scusa. Da lui ho ricevuto lettere e cartoline: mi ha scritto di portare un fiore o un lumino a Jessica. Mi ha chiesto se sono davvero convinto che sia stato lui a uccidere mia figlia. Io non gli ho mai risposto. Non solo non lo perdonerò mai ma gli chiedo di non cercarmi, non voglio incontrarlo. Neppure quando uscirà dal carcere”, spiega Stefano Faoro al Giorno.

“È stata massacrata. Ogni volta che ci penso, sto male. Ho avuto bisogno di supporto psicologico, è un trauma che non si cancella”, dichiara l’uomo, che poi aggiunge: “Questo sabato (alle 18:30 al Centro culturale Asteria, ndr), ci sarà uno spettacolo teatrale in memoria di Jessica”. Si tratta del monologo teatrale “N.N.” della poetessa e scrittrice Mara Venuto e interpretato dall’attrice Sarah Macchi. “Nessuno deve più trovarsi nella situazione di mia figlia. Questa storia deve servire ad aiutare altri ragazzi come lei, a colmare il vuoto tra genitori e figli, anche attraverso progetti mirati. Nessuno sia più dimenticato”, conclude il padre di Jessica.

La 19enne aveva chiesto ospitalità al tranviere nella sua casa in cambio di un aiuto nei lavori domestici. La ragazza, che aveva alle spalle un passato difficile ed era cresciuta in comunità, si era allontanata dall’appartamento che il tranviere divideva con la moglie perché l’uomo le aveva fatto delle avances che lei non aveva gradito. Dopo qualche ora, però, aveva deciso di tornare in quella casa. E Garlaschi approfittò dell’assenza della moglie per tentare di fare sesso con lei e poi ucciderla. L’uomo poi diede fuoco al corpo per cercare di infilarlo in due borsoni.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Chef Rubio aggredito davanti alla sua abitazione a Roma
Cronaca / Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin con 75 coltellate
Cronaca / A chi fa gola il mega-porto crocieristico di Fiumicino
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Chef Rubio aggredito davanti alla sua abitazione a Roma
Cronaca / Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin con 75 coltellate
Cronaca / A chi fa gola il mega-porto crocieristico di Fiumicino
Cronaca / Accolto il ricorso, Ilaria Salis andrà ai domiciliari a Budapest
Cronaca / Fedez e l'aggressione a Iovino, un testimone incastra il rapper: "Era lui"
Cronaca / La Sapienza chiude la Biblioteca Alessandrina per contenere le proteste anti-Israele degli studenti
Cronaca / Francia, assalto a un furgone della polizia penitenziaria: uccisi due agenti
Cronaca / Fedez indagato per il pestaggio di Cristiano Iovino: “Dal suo entourage filtra preoccupazione”
Cronaca / Roma, blitz di Ultima Generazione in via del Corso: imbrattate le vetrine dei negozi della Nike e di Foot Locker
Cronaca / La telefonata tra Fedez e Cristiano Iovino e l’appuntamento trappola per la spedizione punitiva