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Torino, bimbo ebreo insultato perché portava la kippah: “In un’altra epoca ti avremmo potuto bruciare”

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Torino, bimbo ebreo insultato perché portava la kippah: “In un’altra epoca ti avremmo potuto bruciare”

“Peccato che non siamo in anni precedenti o ti avremmo potuto bruciare”. Questo si sarebbe sentito dire un ragazzino di fede ebraica mentre partecipava a una festa di bambini indossando la kippah. A denunciarlo è stato il presidente della comunità ebraica di Torino, ascoltato ieri  in audizione alla commissione Segre del comune. “Mi chiedo dove sentano certe cose e il ruolo delle famiglie”, ha detto Dario Disegni.

“Purtroppo l’antisemitismo è un fenomeno in aumento a livello internazionale e la percezione degli ebrei in Europa è di crescente insicurezza”, ha affermato il leader della comunità ebraica torinese, che ha espresso preoccupazione per il fenomeno “dell’odio social”. “Circa il 10% degli italiani è censito come antisemita, ma c’è un antisemitismo serpeggiante molto superiore”, ha aggiunto, sostenendo che “le due armi fondamentali per vincere l’antisemitismo e l’odio sono educazione e cultura”.

Disegni ha inoltre ribadito l’allarme per la “demonizzazione dello stato di Israele”. “Non intendo la libera dialettica su scelte politiche che è oggetto di discussione anche fra i cittadini israeliani”, ha specificato. “Se si fanno eventi in cui si accusa Israele di essere uno stato razzista e che pratica l’apartheid si fanno accuse infamanti, storicamente false e che finiscono per spostare l’odio verso Israele nei confronti delle comunità ebraiche. Sono atteggiamenti che ci preoccupano”, ha affermato, facendo riferimento alle accuse lanciate anche da Amnesty International e Human Rights Watch, discusse in un convegno ospitato a inizio febbraio al Palazzo civico di Torino.

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