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A Torino è sparito nel nulla Amadou Toure, ventenne della Guinea: presentato un esposto in procura

Immagine di copertina
Amadou Toure

Il ragazzo, che negli ultimi mesi è stato ospite in un centro di accoglienza di Rivoli, è estremamente fragile psicologicamente. Di lui si sono perse le tracce il 16 marzo, quando è stato portato in questura per ritirare una notifica e non è più stato riaccompagnato nella Casa di Cura dove era in osservazione

Amadou Toure, un ventenne originario della Guinea e titolare di protezione sussidiaria in Italia, è sparito nel nulla. Le sue tracce si sono perse a Torino lo scorso 16 marzo, e da allora di questo giovane, che non è aggressivo, ma è estremamente fragile a causa di un disagio psichico, non si sa più niente.

Per ricostruire l’accaduto, ieri è stato presentato un esposto alla magistratura da parte di chi, negli ultimi mesi, ha aiutato Amadou: i volontari della parrocchia La Stella di Rivoli, che lo aveva accolto, il parroco e le associazioni che se ne erano fatte carico per l’assistenza sanitaria e psichiatrica. Ma chi è Amadou Toure, perché tante persone si sono occupate di lui e sono preoccupate? E in che circostanze è avvenuta la sua scomparsa?

Chi è Amadou Toure

Amadou Toure è nato in Guinea, è in Italia dal 2017, è titolare di protezione sussidiaria in Italia e dallo scorso giugno vive a Rivoli (Torino) in un centro di accoglienza. Il ragazzo era stato trovato in stato confusionale, in strada, dalla polizia, che l’aveva portato in pronto soccorso all’ospedale di Rivoli. Qui Amadou era arrivato denutrito e disidratato, con serie difficoltà a relazionarsi, come ricostruito dal quotidiano La Stampa.

Un comunicato inviato dall’ufficio stampa del Gris Piemonte spiega che, su richiesta dell’ospedale di Rivoli, il giovane era stato ospitato a titolo gratuito per otto mesi dalla parrocchia la Stella di Rivoli. Dopo i primi mesi di riabilitazione fisica, in seguito a ricovero in SPDC (Servizio Psichiatria Diagnosi e Cura) all’Ospedale di Rivoli, viene attivato il Centro di Salute Mentale della cittadina.

Le circostanze della scomparsa

L’ultimo ricovero di Amadou Toure risale al 22 febbraio 2021: il ventenne resta in psichiatria quasi un mese, viene dimesso il 15 marzo dall’ospedale di Rivoli e trasferito presso la casa di cura Villa Augusta di Bruino “per la prosecuzione dell’osservazione con diagnosi di disagio psichico”.

Passano 24 ore e Amadou viene prelevato dai carabinieri di Piossasco alla Casa di Cura e portato presso la Questura di via Grattoni a Torino per ritirare una notifica. È a questo punto che si perdono le sue tracce: all’uscita dalla Questura, infatti, nessuno riporta Amadou alla Casa di Cura, o dai volontari, o almeno in Parrocchia. Probabilmente il ragazzo è stato lasciato da solo in strada, verso le 14, in via Grattoni.

“Da martedì 16 marzo non si hanno più sue notizie, sebbene i Carabinieri abbiano poi emesso un mandato di “rintraccio” e si sia mossa la rete del privato sociale cittadino per rintracciarlo”, si legge nel comunicato del Gris Piemonte. La denuncia di scomparsa viene fatta il 24 marzo, ma da quel giorno di Amadou non si sa più nulla.

“A destare un certo stupore”, continua il comunicato, “sono inoltre le dimissioni del di Amadou Toure dalla Casa di Cura, avvenute il giorno stesso della scomparsa, il 16 marzo, dopo sole 24 ore di degenza. Sul foglio di dimissioni la diagnosi cambia, in sole 24 ore di osservazione! Si consigliano cure a domicilio, sotto il controllo di personale medico!”. Ma come è possibile, se Amadou non ha un domicilio?

L’esposto alla magistratura

A firmare l’esposto del 30 marzo sono stati i volontari dell’accoglienza della parrocchia La Stella di Rivoli, l’educatore che si è occupato di Amadou nell’accoglienza, la Cooperativa Terremondo che accompagna le ospitalità in parrocchia, il parroco di Rivoli che ha accettato mesi fa l’invito dell’Ospedale ad ospitare Amadou, l’Ufficio Pastorale Migranti coinvolto nelle accoglienze di rifugiati nelle parrocchie della Diocesi di Torino, il Gris, il CCM, l’Associazione di medici volontari Camminare Insieme, tutte realtà che si occupano degli aspetti sanitari, e l’avvocato Laura Martinelli, che ha ricostruito nell’ultimo anno la situazione difficile di Amadou.

Alcuni giorni dopo la denuncia di scomparsa, una segnalazione apparentemente attendibile ha indicato la presenza di un ragazzo che somigliava ad Amadou  e che è stato visto aggirarsi, disorientato e perso, vicino alla stazione di Aosta. L’ipotesi è che Amadou possa aver preso un treno alla stazione di Porta Susa ed essere sceso ad Aosta. Ma purtroppo del ventenne scomparso non sono arrivate più notizie. Resta ancora da capire quindi dove è adesso e di chi siano le responsabilità della sua scomparsa.

Leggi anche: Como, accoltellato a morte don Roberto Malgesini “il prete degli ultimi”

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