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Svolta dopo il ritrovamento di un cadavere a La Spezia: scoperto traffico di droga internazionale

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Svolta dopo il ritrovamento di un cadavere a La Spezia: scoperto traffico di droga internazionale

Lo scorso 17 febbraio, un escursionista aveva ritrovato un teschio e altri resti umani mentre passeggiava in località Carpena di Marinasco (La Spezia). Dopo il ritrovamento, le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine.

Dall’operazione congiunta della questura e del comando provinciale dei carabinieri di La Spezia è emerso che l’uomo era deceduto per lo scoppio di alcuni ovuli di cocaina che aveva ingerito. Grazie all’esame autoptico è stato possibile recuperare anche il resto della droga.

Le indagini hanno portato all’emissione di quattro custodie cautelari nei confronti di altrettante persone, tutti cittadini sudamericani. Ad emettere le misure cautelari, su richiesta del procuratore capo Antonio Patrono e del sostituto Maria Pia Simonetta, è stato il gip del tribunale di La Spezia Fabrizio Garofalo. Gli arresti hanno raggiunto due cittadini dominicani, un colombiano e un ecuadoriano. Sono accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, morte come conseguenza di altro delitto, vilipendio e occultamento di cadavere e spaccio di cocaina. Il principale indagato, un 37enne domenicano non è stato rintracciato.

In base a quanto emerso dalle indagini, il decesso del presunto corriere “ovulatore” è avvenuto nell’ambito di un più ampio traffico internazionale di sostanze stupefacenti gestito a La Spezia. Non è stato possibile risalire all’identità del cadavere, ma si presume si tratti sempre di un cittadino sudamericano.

Il traffico internazionale di droga era stato gestito da un dominicano di 37 anni, il quale aveva fatto arrivare un chilo di cocaina in ovuli proprio attraverso il corriere morto a dicembre 2021. Il rinvenimento dei resti del cadavere ha portato inoltre alla scoperta di un altro giro di spaccio gestito da un cinquantenne dominicano residente a La Spezia e un trentaduenne colombiano residente a Carrara (MS), entrambi tratti in arresto, e di una ventiseienne dominicana denunciata in stato di libertà.

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