Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Suicidio assistito, l’ultimo messaggio di Elena: “Non mi hanno permesso di morire vicino ai miei cari” | VIDEO

Immagine di copertina

Suicidio assistito, l’ultimo messaggio di Elena | VIDEO

“Mi chiamo Elena e attualmente mi trovo in Svizzera”: inizia così l’ultimo messaggio di Elena, l’anziana di 69 anni affetta da patologia oncologica polmonare irreversibile con metastasi, che si è rivolta a Marco Cappato il quale l’ha accompagnata nel paese elvetico per ricorrere al suicidio assistito.

Elena, che è morta nella mattinata di martedì 2 luglio così come annunciato sui social dallo stesso Cappato, il quale ha anche dichiarato che domani tornerà in Italia per autodenunciarsi, ha registrato un ultimo video, diffuso dall’Associazione Luca Coscioni, spiegando perché ha scelto di ricorrere all’eutanasia.

“Ho deciso di raccontare la mia storia perché penso possa tornare utile a molte persone che si trovano o si troveranno nella mia situazione” dichiara la donna nel filmato.

“Fin da quando mi hanno diagnosticato un tumore, i medici mi hanno che avrei avuto poche possibilità di uscirne. Nonostante le cure non ho risolto il problema e mi è stato detto che per me c’erano pochi mesi di sopravvivenza con una situazione che via via sarebbe diventata più pesante”.

“Non ho nessun supporto vitale per vivere – spiega Elena – solo una cura a base di cortisone. Mi restava solo da aspettare che le cose peggiorassero. A questo punto ho deciso di valutare la possibilità di terminare io la mia vita prima che lo facesse in maniera più dolorosa la malattia stessa”.

“Ho parlato con la mia famiglia, ho avuto la comprensione e il sostegno che potevo desiderare. Mi hanno appoggiata, capita e sostenuta. Ho chiesto aiuto a Marco Cappato perché non volevo che i miei cari, accompagnandomi loro, potessero avere delle ripercussioni legali”.

“A un certo punto della mia vita – dichiara ancora Elena – io ho dovuto scegliere: se trovandomi davanti a un bivio volevo percorrere una strada che era più lunga, ma portava all’inferno, o se invece scegliere una strada più breve che mi avrebbe portato a Basilea. Ho scelto questa seconda opzione”.

“Ogni persona deve decidere per la propria vita, senza costrizioni, senza imposizioni, liberamente. Avrei sicuramente preferito finire la mia vita nel mio letto, nella mia casa, tenendo la mano di mia figlia e di mio marito. Purtroppo questo non è stato possibile e quindi ho dovuto venire qui da sola”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Cronaca / Catania, donna di 38 anni trovata impiccata in bagno: dubbi sul suicidio
Cronaca / Imola, bambina di 8 anni annega nella piscina di un hotel
Cronaca / Bolzano, spiavano col cellulare i vicini in camera da letto: denunciata coppia di 50enni
Cronaca / Cortina, si sgancia in partenza la cabina della funivia Tofana: paura a bordo
Cronaca / Stadio Roma, il video del progetto del nuovo impianto. Gualtieri: “Unico”
Cronaca / Bambina di 8 anni violentata sessualmente: arrestato il vicino di casa
Cronaca / Torino, Siena, Parma: le tre università italiane che chiedono di riconoscere lo Stato di Palestina