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Strage via D’Amelio, la procura di Caltanissetta chiede un processo per altri quattro poliziotti

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Strage via D’Amelio, la procura di Caltanissetta chiede un processo per altri quattro poliziotti

Un nuovo processo per il depistaggio nelle indagini sulla strage di via D’Amelio. È la richiesta della procura di Caltanissetta, che chiederà il rinvio a giudizio di quattro poliziotti che un tempo indagavano sulle stragi che hanno ucciso Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Si tratta di Maurizio Zerilli, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi e Angelo Tedesco.

È stato il tribunale di Caltanissetta a trasmettere in procura le loro deposizioni in un altro processo sul depistaggio della strage del 19 luglio 1992, in cui persero la vita Paolo Borsellino e cinque degli agenti della scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

“L’ispettore Maurizio Zerilli ha detto 121 non ricordo, e non su circostanze di contorno”, ha scritto il tribunale di Caltanissetta nelle motivazioni di quella sentenza, tornata sulla vicenda del falso pentito Vincenzo Scarantino. Oltre cento, secondo quanto riporta La Repubblica, i non ricordi di un altro ispettore, Angelo Tedesco. Altri 110 quelli di Giuseppe Di Ganci. Il quarto ispettore del gruppo che avrebbe dovuto indagare sulle stragi, Vincenzo Maniscaldi, “non si è trincerato dietro ai non ricordo, ma si è spinto a riferire circostanze false”, hanno scritto i giudici di Caltanissetta. La sentenza riguarda il processo di primo grado all’ex dirigente Mario Bò e agli ex ispettori Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo: per i primi due è scattata la prescrizione mentre il secondo è stato assolto. La procura di Caltanissetta però ha fatto ricorso in appello contestando l’aggravante mafiosa.

“Nel clima di omertà istituzionale il dibattimento ha consentito di cristallizzare quattro ipotesi nelle quali soggetti appartenenti o ex appartenenti alla polizia di stato e al gruppo Falcone e Borsellino hanno reso dichiarazioni insincere”, hanno scritto i giudici di Caltanissetta nelle motivazioni della sentenza.

Dopo la trasmissione dei verbali delle deposizioni in procura, i quattro poliziotti sono stati indagati per falsa testimonianza. Successivamente, la procura ha deciso di contestare il reato più grave di depistaggio. L’udienza preliminare è stata fissata per il 21 marzo, dinanzi al gup di Caltanissetta David Salvucci.

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