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A Milano uno spazio per contrastare le discriminazioni e la violenza di genere: cos’è “spazio Libellula”

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La violenza di genere e le discriminazioni sono oggi più che mai al centro delle cronache mediatiche e sui tavoli di discussione politica. Quella che possiamo definire come un’emergenza sociale rappresenta una battaglia che la comunità deve affrontare compatta. Le istituzioni e i cittadini devono intraprendere un cammino di cambiamento culturale che parte da una nuova narrazione, che sia corretta e rispettosa del momento che stiamo vivendo.
Ci vuole consapevolezza e obiettività per affrontare situazioni complesse in cui i primi passi vanno compiuti in modo delicato.

Ecco perché il lavoro delle associazioni e dei cittadini è fondamentale in questo senso e ogni piccolo risultato è importante. È importante inoltre far conoscere le nuove realtà che si danno da fare per aprire un varco, per tendere una mano a chi non ha voce o ha paura. O semplicemente, per creare una cultura cooperativa nuova.

In questo senso è fondamentale parlare di Associazione Libellula, un ente di impresa sociale che previene e contrasta la violenza di genere. Ma come si contrasta la violenza di genere? Su più fronti.

Flavia Brevi, Capa comunicazione di Fondazione Libellula, ci spiega che molto del lavoro va fatto anche sul luogo di lavoro: «Possono diventare antenne di ascolto. Nel senso che le vittime di violenza domestica trovano a lavoro un momento sicuro nella loro giornata, sono fuori dall’aera di rischio. Con la giusta preparazione del personale, un’azienda può diventare anche un orecchio importante. Ovviamente l’azienda deve stare attenta anche a essere un luogo sicuro. 1 donna su 2 ha riscontrato discriminazioni o violenza di genere proprio sul posto di lavoro. Quindi c’è un doppio lavoro da fare».

Fondazione Libellula ha iniziato con la formazione gli incontri nei luoghi di lavoro ma si è ampliata. «C’è tutto un mondo fuori. Ci sono le scuole, il territorio, la cittadinanza. Quello che per noi è importante è che si faccia una narrazione corretta e rispettosa nel momento in cui si parla di violenza di genere», spiega Flavia.

«Per questa ragione a luglio abbiamo aperto lo spazio Libellula, il primo punto fisico sul territorio. Questo spazio è rivolto alla cittadinanza, qui si svolgono laboratori gratuiti, abbiamo per esempio un laboratorio sulle emozioni che coinvolge i genitori e i figli, un laboratorio sulla fotografia. Vogliamo aiutare le persone a scoprire il vero sé, a esprimerlo, lontano dalle pressioni sociali, ma vogliamo essere anche un’antenna di ascolto. Se una persona vuole capire se è a rischio, abbiamo uno sportello di ascolto e orientamento anonimo, gratuito, senza obbligo di denuncia».

Come spiega Flavia, «il percorso della violenza non è mai così lineare o evidente, è fatto di piccoli passi, di piccole cose che vanno avanti. Magari c’è pressione sociale. Per una persona sola è difficile capire se e come si fa un eventuale denuncia. Ma spazio Libellula è un centro dove succedono tante cose, puoi entrare per fare tante attività, anche solo per cambiare un pannolino al tuo bimbo. Abbiamo anche distribuito kit educativi per i bambini del territorio. Azioni rivolte a eliminare la discriminazione anche di tipo economico».

Spazio Libellula nasce dalla volontà di decostruire la violenza di genere attraverso una serie di iniziative culturali volte a sensibilizzare cittadini e cittadine, enti privati e del terzo settore che, attraverso la promozione di azioni sinergiche, possano contrastare la violenza di genere e dunque creare una società più equa, rispettosa e inclusiva.

L’iniziativa è stata creata da Fondazione Libellula, la realtà di Zeta Service “nata per combattere la violenza di genere attraverso i luoghi dove passiamo la maggior parte delle nostre giornate, ovvero i nostri posti di lavoro. Crescendo, abbiamo deciso di fare il passo successivo e creare un’antenna sul territorio col nostro Spazio Libellula, per intercettare anche chi è tenuto fuori dal mondo del lavoro, oltre che quelle situazioni in cui la violenza di genere non è evidente.

«Ringraziamo tutte le aziende e gli enti del Network Libellula che ci hanno sostenuto nella realizzazione di questa iniziativa: E.ON, Barilla, Generali, Heineken, UNI, Italia Squisita e Fondazione Banca del Monte di Lombardia” – dichiara Debora Moretti, Fondatrice e Presidente della Fondazione. Dunque lo Spazio, che sorge a Milano in Via Filippo Tommaso Marinetti 2, offre una serie di servizi, come i percorsi di autodeterminazione per donne e uomini, lo sportello di ascolto gratuito, anonimo e senza obbligo di denuncia per intercettare situazioni di violenza o vulnerabilità, una piccola biblioteca, rivolta a tutte le fasce di età.

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