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Sicilia, trovati i resti di cinque soldati e un bombardiere americano del 1943

Immagine di copertina
Credit: Ansa foto

In Sicilia, vicino a Sciacca (Agrigento), gli scavi realizzati dell’agenzia statunitense Defense Pow/Mia Accounting Agency hanno fatto emergere i resti di un bombardiere americano B25 abbattuto nel luglio del 1943 e anche i resti di cinque dei sei piloti che erano a bordo. L’aereo fu abbattuto dalla contraerea tedesca nel corso operazione Husky, quella dello sbarco degli Alleati in Sicilia.

Dopo 78 anni, trenta soldati americani guidati dall’archeologo Clive Vella hanno scavato per un mese e mezzo nelle campagne e hanno ritrovato i preziosi reperti. Ora tutti i resti sono stati portati negli Stati Uniti per le analisi, saranno studiati nei laboratori di Omaha, in Nebraska. Si cercherà di identificare con certezza le vittime.

La campagna di scavi era partita nel 2017, l’area di ricerca era stata più volte circoscritta ma solo quest’anno il relitto è stato effettivamente individuato.

P-38 Lightining

Lo scorso ottobre, grazie ad altri scavi, era stato trovato un aereo P-38 Lightining nelle campagne del Calatino, a Caltagirone. A fare il ritrovamento era stato il team Avar (American Veterans Archaeological Recovery). In quel caso tutto era partito nel 2015  quando alcuni familiari di piloti scomparsi durante la guerra erano entrati in contatti con Salvo Fagone, appassionato di ricerca con metal detector e di storia che ha fornito indicazioni precise sul territorio. “Sono rimasto in contatto con la sorella del pilota in tutti questi anni – ha raccontato l’uomo – lei era piccola quando il fratello è scomparso e vorrebbe ritrovare i resti per dare loro una degna sepoltura”. Le ricerche hanno mobilitato un’intera squadra di studenti e veterani.

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