È uscito il nuovo numero del settimanale di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale è disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App e da domani, venerdì 29 settembre, in tutte le edicole
È uscito il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 29 settembre, in tutte le edicole, propone ogni settimana inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
Caos Africa: è questo l’argomento della cover story di questo nuovo numero. Golpe, guerre, povertà e disastri ambientali. La crisi spazza via i vecchi imperi coloniali per far spazio a nuovi padroni. Anche privati. Ma l’Europa pensa solo ai migranti. Meloni propone un Piano che non c’è. E l’Ue rischia di essere travolta, soprattutto dal proprio immobilismo.
Attraversano mari e deserti. In balia dei trafficanti. A rischio di stupri, torture, furti, estorsioni, sequestri, arresti e schiavitù. A volte senza cibo né acqua. Così, ogni giorno, migliaia di persone dirette in Europa rischiano la vita. Ecco le loro storie.
E ancora, in un’intervista a TPI, David Martin, esperto dell’ong Survie, spiega perché la Françafrique non è mai morta. Energia, debito, armi e cooperazione militare. Malgrado i golpe e l’ascesa di Cina, Russia e Turchia, Parigi ha tuttora forti legami con le ex colonie.
Inoltre, un approfondimento sul memorandum Fiat-Algeria. Stellantis ha firmato un accordo con il governo di Algeri per produrre a Orano 4 modelli del brand italiano. Si inizia con la 500 Hybrid. Ma intanto a Melfi i sindacati tornano a scioperare unitariamente contro la multinazionale che taglia e non dà risposte.
La spesa sanitaria pro-capite, pubblica e privata, è sotto la media europea. La Germania spende più del doppio dell’Italia. Anche Francia e Spagna fanno meglio. Tutta colpa dei tagli. E il Covid non ha aiutato. Ma ora bisogna invertire la rotta. Prima che sia tardi.
Approfondimento su quanto sta accadendo nella regione del Nagorno Karabakh. Dormono per strada o fuggono a piedi dai villaggi. Non hanno cibo. E bruciano i ricordi più cari perché non cadano nelle mani delle truppe azere. Il riaccendersi del conflitto tra Baku e i separatisti armeni mette a dura prova i civili. Ma nessuno ne parla.
Infine, un’inchiesta sulla foresta nigeriana protetta che rischia di scomparire per sempre. Disboscamento. Agricoltura intensiva. Bracconaggio. La Riserva della Biosfera di Omo, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ospita sempre meno alberi. E meno esemplari di specie tutelate.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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