Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Saman, la macabra riunione della famiglia per ucciderla: “Dobbiamo farla a pezzi”

Immagine di copertina

Saman, la macabra riunione della famiglia per ucciderla: “Dobbiamo farla a pezzi”

“Faccio piccoli pezzi e se volete porto anch’io a Guastalla. Buttiamo là, perché così non va bene”. Lo avrebbe detto lo zio di Saman Abbas, la ragazza pachistana uccisa dalla propria famiglia per essersi opposta a un matrimonio combinato con un cugino di 11 anni più grande, durante una riunione in cui i parenti decisero come avrebbero fatto sparire il corpo della diciottenne. Lo zio, il 33enne Danish Hasnain, è attualmente ricercato insieme a un cugino e i genitori della ragazza, sospettati tutti di essere fuggiti all’estero, tra Spagna e Pakistan.

S&D

A ricostruire quanto dichiarato alla riunione, tenuta nel pomeriggio dello stesso giorno in cui la diciottenne è scomparsa, il 30 aprile, è stato il fratello minorenne della vittime, citato nell’ordinanza del tribunale del riesame di Bologna. All’incontro, tenuto nel casolare bianco a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, in cui viveva la famiglia degli Abbas, lo zio e altri parenti avrebbero parlato delle modalità con cui far sparire il cadavere della vittima, facendolo a pezzi. Lo zio parla di Guastalla, a dieci chilometri da Novellara e non distante dalle anse del Po, a indicare che la ragazza potrebbe essere stata gettata nel fiume.

Già la sera del 29 aprile, lo zio e due cugini avevano scavato nei pressi dell’abitazione una fossa in cui gettare il cadavere, come mostrato in un filmato ripreso dalle telecamere di sorveglianze. Uno dei due cugini presenti, il 28enne Ikram Ijaz, è anchel ‘unico indagato attualmente in carcere per l’omicidio, mentre gli altri parenti coinvolti sono latitanti. Il tribunale del riesame ha respinto il suo ricorso, confermando la partecipazione alla fase preparatoria dell’omicidio. Secondo il tribunale infatti, l’ipotesi “più probabile e qualificata” è che i due cugini “abbiano anche partecipato alla materiale esecuzione dell’omicidio”, aiutando lo zio.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, colpisce un componente della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 aprile: arrestato un egiziano
Cronaca / “Ricavi crollati”: Chiara Ferragni ha bisogno di 6 milioni di euro
Cronaca / Milano, 18enne ucciso per strada a colpi di pistola
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, colpisce un componente della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 aprile: arrestato un egiziano
Cronaca / “Ricavi crollati”: Chiara Ferragni ha bisogno di 6 milioni di euro
Cronaca / Milano, 18enne ucciso per strada a colpi di pistola
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / 25 aprile 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia per la Festa della Liberazione. Info e orari
Cronaca / Perché la Festa della Liberazione si celebra il 25 aprile? Il motivo
Cronaca / Venezia: dal campanile di San Marco cadono alcuni pezzi di cemento armato
Cronaca / Femminicidi, Amnesty: "97 donne uccise, 64 da partner o ex"
Cronaca / Pandoro Ferragni-Balocco, per il giudice ci fu una “pratica commerciale scorretta”
Cronaca / Piero Fassino denunciato per furto a Fiumicino: “Ma io volevo pagare”