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Roma, stop ai tavolini esterni per la pizzeria di Briatore, l’imprenditore sbotta: “In Italia non si può lavorare”

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Roma, stop ai tavolini esterni per la pizzeria di Briatore, l’imprenditore sbotta

Dopo il no del comune di Roma alla possibilità di continuare a utilizzare lo spazio esterno per la sua pizzeria di via Veneto, Flavio Briatore si scaglia contro la burocrazia ed evidenzia le differenze tra la Capitale e Milano.

Il Crazy Pizza, la catena di pizzerie dell’imprenditore, a Roma rischia di perdere gli spazi esterni concessi inizialmente per l’emergenza Covid.

Come riporta La Repubblica, infatti, il permesso dell’area scadrà a giugno e la prima richiesta di proroga è stata già bocciata. Per avere una risposta, però, Flavio Briatore ha dovuto fare ricorso al Tar.

Secondo quanto svela il quotidiano a non convincere il Campidoglio è stata la relazione tecnica per la nuova e permanente occupazione di suolo pubblico.

“In Italia è così, non si può lavorare. Anche se devo dire che, a differenza di Roma, a Milano non hanno fatto alcun problema per prorogarci l’occupazione del suolo pubblico con tavoli e sedie, abbiamo due terrazze” è stato lo sfogo di Flavio Briatore.

L’imprenditore, inoltre, sottolinea che il Crazy Pizza ha avuto il merito di ridare lustro a via Veneto, la via della Dolce Vita: “Abbiamo dato una grande mano a via Veneto, ora aprirà Nobu. Se poi cominciamo a dire che i tavoli danno fastidio… comunque ora vedremo”.

“Gli affari vanno bene, siamo al 60% oltre il budget previsto. Non so cosa sia successo, i rapporti con il Campidoglio sono buoni” sottolinea l’imprenditore, secondo cui gli spazi esterni non hanno mai rappresentato un problema per i passanti: “Abbiamo avuto qualche problema condominiale, ma con il Crazy Pizza non diamo davvero fastidio a nessuno”.

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