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Roma, fa fuoco in un bar durante riunione di condominio: uccise tre donne. Fermato un 57enne. Tra le vittime un’amica della Meloni

Immagine di copertina
Credit: ANSA

Un uomo armato questa mattina, intorno alle ore 9,30, è entrato in un bar di Roma e ha fatto fuoco. Da fonti ufficiali emerge che tre donne sono morte. Ci sono anche quattro feriti in gravi condizioni. La sparatoria è avvenuta durante una riunione di condominio in una sala di fianco al bar “Il posto giusto” che si trova in via Monte Giberto 21 a Fidene.

S&D

Il movente che ha fatto aprire il fuoco sarebbe una banale lite condominiale. Dopo l’inizio della riunione, all’improvviso è scoppiata una discussione tra l’uomo, ora in stato di fermo, e tre donne. Non c’è stato nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo, che l’uomo ha tirato fuori una pistola e ha fatto fuoco.

Le prime chiamate ai carabinieri sono arrivate alle 9.30 e riferivano che un uomo aveva aperto il fuoco durante una riunione di condominio. La sala operativa del Nue 112 ha quindi inviato immediatamente sul posto le forze dell’ordine e il 118 con quattro ambulanze. Da quanto si apprende, i carabinieri hanno fermato un uomo di 57 anni e lo hanno portato in caserma. Le persone rimaste ferite nella sparatoria sono state ricoverate all’ospedale Agostino Gemelli, all’ospedale Sandro Pertini, al Sant’Andrea e all’ospedale Umberto I di Roma.

Le testimonianze

Una delle persone presenti alla riunione di condominio ha descritto a La Repubblica quei momenti terribili: “Era la riunione di fine anno del condominio. A un certo momento quest’uomo, uno dei condomini di nome Claudio, è entrato, ha caricato la pistola e ha iniziato a sparare”. In molti hanno assistito all’accaduto senza poter intervenire. Alcuni di loro hanno accusato un malore.

Prima che arrivassero i carabinieri allertati da tante telefonate, l’uomo è stato fermato da alcuni cittadini che gli sono letteralmente saltati addosso. “Non si riusciva a tenere – ha raccontato uno dei residenti presenti durante gli spari a Fanpage -. Uno dei consiglieri si è avvicinato a lui e gli ha tolto l’arma: ha avuto un coraggio incredibile. Ora si trova in ospedale: è stato colpito sul viso, penso sulla guancia. Mentre lottavano per l’arma, è partito un colpo. Quando l’ho visto era in un bagno di sangue”. Poi aggiunge: “È stato davvero un eroe: prima di salire in ambulanza ha continuato a gironzolare qui intorno per cercare di supportare gli altri”. Adesso si trova in ospedale: fortunatamente il proiettile non ha leso nulla di vitale.

“Sono stati due minuti di panico: è stata una cosa terribile – ha spiegato l’uomo –. Quando è entrato con l’arma pensavo volesse minacciare la dirigenza, ma quando è partito il primo colpo e ho visto la donna cadere all’indietro ho capito che aveva altre intenzioni. Aveva già il colpo in canna: ho sentito dai carabinieri che aveva anche un altro caricatore da 16 colpi in canna, più le altre pallottole”.

L’amica di Giorgia Meloni tra le vittime

“Nicoletta era una mamma protettiva, un’amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune. È stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d’arma da fuoco, insieme ad altre due donne, durante una riunione di condominio a Roma”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il premier conosceva quindi una delle vittime della sparatoria di Roma, Nicoletta Golisano, nata a Civitavecchia il 2 novrembre del 1972 e residente nel Consorzio Valle Verde. La donna, una commercialista, si trovava alla riunione di condominio in qualità di revisore, come affermato in un post dall’Adc nazionale, organizzazione sindacale rappresentativa dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

“Nicoletta era mia amica. Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo. Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte”, ha aggiunto Meloni. “L’uomo che ha ucciso queste tre donne innocenti, e ha ferito altre tre persone, è stato fermato e spero la giustizia faccia quanto prima il suo corso. Il poligono dal quale aveva sottratto la pistola (il porto d’armi gli era stato rifiutato) è sotto sequestro”, ha proseguito.

In molti hanno assistito all’accaduto senza poter intervenire. Alcuni di loro hanno accusato un malore. Tante le segnalazioni arrivate al 112, soprattutto da chi ha visto con i propri occhi la sparatoria.
In molti hanno assistito all’accaduto senza poter intervenire. Alcuni di loro hanno accusato un malore. Tante le segnalazioni arrivate al 112, soprattutto da chi ha visto con i propri occhi la sparatoria.
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