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Vespa jr. alla moglie di Cuffaro, l’intercettazione: “Quei fogli li faccio entrare io a Rebibbia…”

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Vespa jr. alla moglie di Cuffaro, l’intercettazione: “Quei fogli li faccio entrare io a Rebibbia…”

Gli affari di un ex esponente della destra eversiva sono al centro di una delle inchieste nella puntata di stasera di Report. Si parla in particolare del Gruppo Idee, diventata negli ultimi anni “una delle più potenti associazioni nelle carceri di Roma e del Lazio”. A fondarla è stata nel 2009 l’ex membro dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar), Luigi Ciavardini, condannato per l’omicidio del giudice Mario Amato e per la strage di Bologna. Tra le sue attività, c’è anche quella legata al mensile carcerario “Dietro il cancello” diretto dal figlio di Bruno Vespa, Federico.

Riguardo il 44enne, Report ripercorre una vecchia indagine della procura di Roma, poi archiviata, in cui era stata intercettata una conversazione tra Vespa jr. e la moglie di Totò Cuffaro, Giacoma Chiarelli. Secondo Report, Vespa si sarebbe offerto di aiutarla a far arrivare a Cuffaro alcune carte che la donna non riusciva a portare nel carcere di Rebibbia, in cui l’ex presidente della regione Sicilia ha scontato una pena di cinque anni per favoreggiamento alla mafia. Una ricostruzione smentita dal diretto interessato al giornalista Giorgio Mottola. “Non sono nemmeno indagato, non ho mai portato nessun pizzino, è una invenzione assoluta”, ha detto Vespa, che nell’intercettazione riportata anche dal Fatto Quotidiano sembrerebbe dare un appuntamento a Chiarelli. “Quando esce dal colloquio lei mi chiama, ci vediamo e le faccio entrare io in qualche modo, le metto in quaderno, un modo lo trovo, e gliele consegno io…”, le frasi attribuite a Vespa.

Anche Cuffaro ha smentito di aver fatto invitare dal Gruppo Idee (mai indagato) alcuni suoi stretti collaboratori in occasione di una partita di calcio. In questo modo “potremo parlare” avrebbe detto Cuffaro secondo l’inchiesta, finita in proscioglimenti e prescrizioni.

Durante la puntata vengono discussi anche i rapporti di Claudio Barbaro, ex parlamentare della Lega e attualmente sottosegretario dell’Ambiente per Fratelli d’Italia, con l’ex terrorista Ciavardini. L’innocenza dell’ex Nar, le cui cooperative secondo Il Fatto avrebbero fatturato due milioni e mezzo di euro, è sempre stata difesa da Vespa jr., che lo definisce “un grandissimo amico”.

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