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Roma, abusa della figlia di 2 anni e posta le foto su una chat di pedofili: condannato a 12 anni

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Prima ha commesso violenza sessuale su sua figlia di due anni, poi ha condiviso le fotografie dell’atto su un gruppo Telegram per pedofili: un 33enne di Roma è stato condannato a 12 anni per molestie a minore, detenzione, produzione e cessione di materiale pedopornografico. In aula era presente anche la sua ex compagna, che si è costituita parte civile, e il nonno materno della piccola. I fatti risalgono all’ottobre scorso, quando l’uomo ha postato sulla chat condivisa cinque scatti della violenza sulla bimba.

Era solo in casa perché disoccupato, la madre era uscita per andare al lavoro. Il condannato ha disteso la piccola sul letto e le ha piazzato davanti un iPhone per inquadrare la scena. Gli scatti postati sono stati intercettati dagli investigatori di Milano, che sono poi riusciti a risalire alla sua identità. Il 33enne, arrestato il 15 ottobre scorso, avrebbe chiesto perdono in udienza. Ha anche cercato di spiegare le sue azioni affermando di aver acquistato online dei medicinali che dopo l’assunzione gli avrebbero “annebbiato la mente”. I dati raccolti durante la perquisizione informatica, fa sapere la polizia, hanno anche fatto emergere “un adescamento sessuale che l’indagato stava conducendo nei confronti di un ragazzino di quindici anni”.

“Sia i poliziotti che i magistrati che hanno operato per la risoluzione del caso sono rimasti particolarmente colpiti dalla gravità delle condotte e dalla natura disumana dei crimini compiuti del genitore-orco – osserva la polizia – non era infatti mai capitato, fino a quel momento, di accertare, in un singolo caso criminale, tutti i possibili reati previsti dal codice penale in materia di sfruttamento dei minorenni per la produzione di materiale pornografico”.

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