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Affetta da un tumore raro, i medici le spostano utero e ovaie per farla diventare mamma: “È il primo caso al mondo”

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Affetta da un tumore raro, i medici le spostano utero e ovaie per farla diventare mamma: “È il primo caso al mondo”

È il primo caso al mondo. A Pavia una ragazza di 30 anni è riuscita a portare a termine una gravidanza nonostante un tumore raro. Un parto senza precedenti per chi ha sofferto  di un condrosarcoma di primo grado all’osso sacro come quello che le è stato diagnosticato a maggio del 2019, non operabile e vicino a retto, utero e ovaie.

La terapia prevede una cura invasiva, con fasci di ioni carbonio diretti alla zona pelvica, che le avrebbe impedito di concepire. I medici invece le hanno spostato utero e ovaie per proteggerli dalle radiazioni ricorrendo anche a un dispositivo di silicone, denominato “spacer”, che ha contribuito a distanziare retto e utero. “Una procedura del tutto inedita”, hanno detto il Centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao) e la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, definendolo “un messaggio di speranza per tante donne”.

Secondo i medici, era necessario dislocare le ovaie “affinché non risentissero neanche di una eventuale minima dose di irradiazione” evitando così una menopausa radio-indotta. Poiché “ogni intervento sulle ovaie non è esente da rischi” per sicurezza la paziente è stata sottoposta “anche a una crioconservazione ovocitaria”, ha sottolineato Amelia Barcellini, radioterapista oncologa del Cnao. Successivamente i medici hanno seguito “la sua funzionalità ormonale durante tutti i controlli, senza mai evidenziare delle alterazioni”.

La donna, di nome Angelica, ha dato alla luce la piccola Federica ormai cinque mesi fa. “Ho scoperto di essere rimasta incinta durante il weekend della festa della mamma dell’anno scorso”, ha raccontato all’Ansa. “Dopo le terapie cui mi ero sottoposta non mi aspettavo che potesse accadere per vie naturali né di avere una gravidanza in cui tutto è stato davvero perfetto”, ha aggiunto la 30enne, che ha deciso di far nascere la bambina a Pavia dove le hanno “ridato la vita”.

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