Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Pandemia Xylella: la strage degli ulivi

Immagine di copertina
Credit: Manuel Romano - AFP

La rabbia iniziale degli agricoltori davanti alla devastazione del batterio ha lasciato il posto al silenzio: oggi è rimasta la rassegnazione. Sul nuovo numero di TPI, in edicola da venerdì 19 novembre, il reportage dalla Puglia

«Moi, cu chiangi ete», dal dialetto salentino: «Ora c’è da piangere». Rosario, 81 anni, una vita passata in campagna cresciuto con agli alberi di ulivo, abbassa lo sguardo quando gli chiedo com’è la situazione Xylella. E in effetti viene un nodo in gola a guardare i filari di scheletri a ridosso delle strade provinciali per Lecce. All’inizio del fenomeno Xylella, 10 anni fa, non sembrava possibile che un’intera pianura potesse rischiare la desertificazione a causa di una “malatia”, sembrava un pericolo evitabile. All’inizio c’era rabbia e autodifesa. Oggi non c’è più nulla: a distanza di anni muore tutto e quello che predomina è la rassegnazione del Sud. Il pensiero va a Rocco Scotellaro, sindaco contadino e poeta del sud. Chissà come avrebbe commentato la morte non solo dei contadini, ma delle loro stesse terre. «Ho perduto la schiavitù contadina, non mi farò più un bicchiere contento, ho perduto la mia libertà».
La Xylella ha lasciato stecchiti milioni di alberi, in un attimo durato un decennio. Anche Rosario pensa che dietro questa brutta storia ci sia l’economia malata. Lui è un vecchio comunista che ha lottato per la spartizione delle terre e si sente abbandonato. Le domande, rimaste senza risposta, trovano solo parole di impotenza sussurrate nei paesi: «È colpa delle multinazionali del cibo, vogliono impiantare colture intensive di ulivi nani per avere il controllo della produzione».
La procura di Lecce nel 2015 avviò un’indagine durata 4 anni contro una decina di imputati tra funzionari regionali, ricercatori e il Commissario alla Xylella Siletti. L’accusa era di diffusione colposa di malattia delle piante, inquinamento ambientale, distruzione e deturpamento di bellezze naturali. Per molti un atto di scellerata ingerenza della magistratura verso la gestione della cosa pubblica, che dopo 4 anni di indagine è stato archiviato. Quattro anni dove tutto si è bloccato, tutto, fuorché il virus che ha desertificato il Salento…
Continua a leggere l’articolo sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui
Ti potrebbe interessare
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Gruppo FS: piano Milano-Cortina 2026, Frecciarossa a Milano Malpensa e collegamenti potenziati
Cronaca / RFI (Gruppo Fs), passante AV di Firenze: “Marika” ha raggiunto la nuova stazione AV di Belfiore
Cronaca / Famiglia nel bosco, la relazione dei servizi sociali: "I bambini hanno paura della doccia"
Cronaca / Milano, 21enne accoltellato per strada: è grave
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Cronaca / Aosta, chiede aiuto ai carabinieri poi li investe più volte: ferito gravemente un appuntato di 41 anni
Cronaca / Famiglia nel bosco, la figlia Utopia Rose: "Ci piace stare insieme"