Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:22
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Danni permanenti al neonato, ostetrica condannata a risarcire mezzo milione: “Omissioni gravemente colpose”

Immagine di copertina

Danni permanenti al neonato, ostetrica condannata a risarcire mezzo milione: “Omissioni gravemente colpose”

Un’ostetrica è stata condannata a risarcire mezzo milione di euro per aver provocato danni permanenti a un neonato. La sanitaria avrebbe sbagliato a interpretare il monitoraggio della frequenza cardiaca, secondo quanto stabilito la Corte dei conti con una sentenza del 14 febbraio scorso, che ha riconosciuto le “omissioni gravemente colpose” dell’ostetrica “dalle quali è derivato il danno permanente al nascituro”, assolvendo invece la ginecologa di turno.

Il caso risale al 2015, quando durante un parto nel presidio ospedaliero di Chiari, in provincia di Brescia, un bambino rimase per lungo tempo senza ossigeno. Secondo la ricostruzione dei giudici, l’ostetrica non avrebbe avvertito il medico di guardia del peggioramento delle condizioni del feto. Nonostante il tracciato del battito cardiaco presentasse caratteristiche preoccupanti, a partire dalle 22:23, i giudici hanno osservato che la sanitaria aveva annotando nella cartella clinica, per tre volte in un’ora, “cardiotocografia rassicurante”. In precedenza la ginecologa aveva già somministrato l’amnioinfusione, dopo la rilevazione di una frequenza di categoria II che sarebbe potuta evolvere in una sofferenza del feto, riportando i parametri alla normalità. I giudici concludono che il danno al bambino si sarebbe potuto evitare se ci fosse stato un parto cesareo entro le 23:45 di quella sera, l’ora in cui l’ostetrica aveva finalmente chiesto l’intervento, senza urgenza, della ginecologa.

Il risarcimento dovrà essere corrisposto all’Azienda socio sanitaria territoriale Franciacorta, che nel 2018 si era impegnata a versare un milione e mezzo di euro alla famiglia del bambino.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Chef Rubio aggredito davanti alla sua abitazione a Roma
Cronaca / Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin con 75 coltellate
Cronaca / A chi fa gola il mega-porto crocieristico di Fiumicino
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Chef Rubio aggredito davanti alla sua abitazione a Roma
Cronaca / Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin con 75 coltellate
Cronaca / A chi fa gola il mega-porto crocieristico di Fiumicino
Cronaca / Accolto il ricorso, Ilaria Salis andrà ai domiciliari a Budapest
Cronaca / Fedez e l'aggressione a Iovino, un testimone incastra il rapper: "Era lui"
Cronaca / La Sapienza chiude la Biblioteca Alessandrina per contenere le proteste anti-Israele degli studenti
Cronaca / Francia, assalto a un furgone della polizia penitenziaria: uccisi due agenti
Cronaca / Fedez indagato per il pestaggio di Cristiano Iovino: “Dal suo entourage filtra preoccupazione”
Cronaca / Roma, blitz di Ultima Generazione in via del Corso: imbrattate le vetrine dei negozi della Nike e di Foot Locker
Cronaca / La telefonata tra Fedez e Cristiano Iovino e l’appuntamento trappola per la spedizione punitiva