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    Omicidio di Colleferro, Chiara Ferragni su Instagram: “Il problema è la cultura fascista”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 9 Set. 2020 alle 12:19 Aggiornato il 9 Set. 2020 alle 12:37

    Omicidio di Colleferro, Chiara Ferragni su Instagram: “Il problema è la cultura fascista”

    L’omicidio del giovane Willy Monteiro a Colleferro ha scosso tutti, e così molti vip hanno deciso di sfruttare la loro popolarità per lanciare un messaggio preciso di condanna contro il razzismo e la violenza bruta. Hanno deciso di intervenire sulla drammatica vicenda anche Chiara Ferragni e Fedez, specie dopo che un testimone ha riferito alle forze dell’ordine l’agghiacciante frase che avrebbe detto un familiare di uno degli arrestati: “In fin dei conti cos’hanno fatto? Niente. Hanno solo ucciso un extracomunitario”.

    “Dove andremo a finire?”, si chiede sconsolata Ferragni, ripostando un commento del marito. “Condoglianze alla famiglia”, scrive ancora l’imprenditrice digitale su Instagram, “mi spiace che oltre alla sofferenza dobbiate subire anche queste cose”. Qualche ora dopo la moglie di Fedez ha deciso di condividere con i suoi follower quanto pubblicato dal popolare profilo Instagram @spaghettipolitics, che spesso spiega le notizie principali dell’Italia a un pubblico internazionale.

    “Due giorni fa è stato ucciso Willy Monteiro, italiano 21enne dalla pelle nera”, si legge, “da un gruppo di quattro fasci che l’hanno ammazzato a calci”. E ancora: “Il problema lo risolvi cambiando e cancellando la cultura fascista e sempre resistente in questo paese, non cancellando il mezzo tramite il cui i fasci hanno fatto violenza. Il problema non lo risolve nascondendolo sotto al tappeto, lo si risolve con la cultura e l’istruzione”. Parole forti e non certo banali, che Chiara Ferragni ha voluto condividere con il suo pubblico.

    Tutti gli approfondimenti di TPI sull’aggressione di Colleferro: 1. LA CRONACA: 21enne interviene per difendere un amico: massacrato a morte dal branco / 2. LA RICOSTRUZIONE: “Vi prego basta, non respiro più, così è morto Willy / 3.LA BIO: “Sognava di diventare come Totti”: chi era Willy

    4. I PROFILI: Dal culto per le arti marziali ai precedenti per spaccio: chi sono gli aggressori di Willy Monteiro / 5. IL DETTAGLIO: Uno degli aggressori di Willy Monteiro insegnava arti marziali ai bambini / 6. LE OPINIONi: Se a uccidere un bianco fossero stati 4 neri sarebbe scoppiato il finimondo (di G. Cavalli) e Quel gesto vigliacco e codardo: infierire sul corpo di Willy quando era già in terra (di Lara Tomasetta) 

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