Olimpiadi Milano-Cortina, l’importante è (poter) partecipare: la sfida della sostenibilità
Mobilità, fruizione degli impianti, comunicazione inclusiva. Così le Olimpiadi di Milano e Cortina mirano a garantire la piena accessibilità dei Giochi per tutti. Ma proprio tutti
Le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 saranno accessibili a tutti. L’organizzazione dei Giochi ha infatti posto l’accessibilità al centro della progettazione delle infrastrutture, con l’obiettivo di garantire una fruizione equa e autonoma degli spazi per tutti: atleti, spettatori e cittadini con esigenze specifiche. Sono stati portati avanti interventi mirati alla rimozione e al superamento delle barriere architettoniche, anche creando percorsi accessibili o sperimentando soluzioni digitali e innovative.
In ogni fase di progettazione si è applicato il principio del “Design for All”. Si è andati oltre un approccio di mero rispetto della normativa, mirando a sviluppare soluzioni che rispondano alle più diverse esigenze motorie, sensoriali e cognitive, come stabilito dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità. L’obiettivo è quello di favorire la piena partecipazione di ogni individuo.
Si è insomma pensato in primis alla mobilità: garantire l’accesso e la fruibilità degli spazi in autonomia e sicurezza, considerando anche le esigenze motorie, sensoriali e cognitive. Ma anche alla “usabilità”: progettare prodotti e servizi adattabili a diverse modalità d’uso, rispondendo alle preferenze individuali. E alla comunicazione: creare un ambiente informativo accessibile, attraverso segnaletica chiara e personale formato.
Sono state progettate strutture non sovradimensionate che possano servire alle intere comunità, anche nei dintorni dei siti olimpici, per garantire la massima accessibilità e raggiungere la missione: far stare insieme le persone. Tutte le persone. Ma vediamo alcuni esempi.
Adeguamenti
Per primo vogliamo citare il caso dell’Arena di Verona, che ospiterà la cerimonia di chiusura dei Giochi e l’inaugurazione delle Paralimpiadi il 6 marzo 2026. Per l’occasione, con un investimento complessivo di circa 19 milioni di euro, l’iconica struttura sarà resa più accessibile con percorsi all’avanguardia interni ed esterni, ascensori, rampe con pendenza agevolata e la segnaletica tattile, che non ostacolino ma anzi migliorino il godimento del bene monumentale. Saranno anche implementate soluzioni di realtà aumentata per consentire a chiunque di vivere l’esperienza del sito.
Tutti interventi permanenti che rappresenteranno l’eredità dei giochi Olimpici anche negli anni a venire, adatti a tutti gli scenari che l’Arena può offrire.
Prevista anche una nuova platea, che sarà montata dopo i Giochi, per tutti i futuri spettacoli areniani, con sedute per persone con disabilità. Inoltre, si interverrà sui servizi igienici per renderli idonei e sui parapetti e i corrimano.
Altro esempio che merita una citazione è quello del villaggio olimpico di Cortina, dove il 50% delle unità abitative sarà completamente accessibile (rispetto al 25% inizialmente previsto), con passerelle pedonali a bassa pendenza, spazi comuni inclusivi e percorsi facilitati per la mobilità ridotta. Per favorire ulteriormente l’accessibilità, saranno anche installate delle strutture temporanee leggere e rimovibili alla fine dei Giochi.
E ancora: il Cortina Sliding Centre e lo Stadio del Ghiaccio saranno dotati di tribune accessibili, percorsi senza gradini, ascensori e rampe con pendenze inferiori all’8%. Verranno inoltre installati percorsi tattili, mappe in braille e segnaletica ad alto contrasto per favorire l’orientamento delle persone con disabilità visive. Saranno poi installate delle postazioni con induzione magnetica per gli apparecchi acustici delle persone con sordità.
Per quanto riguarda le gare di snowboard, il progetto delle piste prevede l’abbattimento di tutte le barriere per consentire l’accessibilità alle persone con disabilità.
Ma non finisce qui: le stazioni funiviarie saranno completamente accessibili, con ascensori, rampe prive di barriere e servizi igienici attrezzati.
Servizi e accoglienza
Per i Giochi di Milano Cortina, quindi, si è lavorato tanto sulla progettazione integrata e multidisciplinare di spazi, servizi ed eventi, ma non solo: l’accento è stato posto anche sulla partecipazione consapevole di tutte le persone che, a vario titolo, forniranno servizi a persone con varie disabilità. Dalla ospitalità/ristorazione, ai trasporti, ai servizi informativi fino ovviamente allo staff degli eventi in programma durante le Olimpiadi e Paralimpiadi.
Un altro obiettivo è quello di garantire livelli di servizio e accoglienza a tutti gli spettatori in modo paritario e al contempo adeguato alle diverse esigenze. Lo spettatore con disabilità (indipendentemente dalla tipologia di disabilità) pagherà il biglietto a prezzo pieno, mentre all’eventuale accompagnatore sarà applicato uno sconto del 30%. Ulteriore agevolazione per le persone con disabilità è prevista nelle sedi di gara ove, per vincoli strutturali o di altra natura, non è prevista la possibilità di scegliere tra categorie di biglietti diversi. In questi casi, avendo solamente una categoria disponibile, sarà applicato il prezzo della categoria più bassa. Sono previste diverse tipologie di posti a sedere: A) posti dedicati a persone su sedia a ruote (non deambulanti); B) posti a sedere accessibili per persone con disabilità visiva, uditiva, intellettiva o motoria se deambulanti.
Insomma, le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 si candidano a diventare un esempio di inclusione e sostenibilità. Intenzione che, tra l’altro, si allinea perfettamente con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per il 2030, in particolare con l’Obiettivo 11: “Città e comunità sostenibili”, che promuove l’inclusività e l’accessibilità degli spazi urbani per tutti i cittadini.