Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:22
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Arrestato per spaccio ed evasione Niko Pandetta, trapper nipote di un boss catanese

Immagine di copertina

Cantava “maresciallo, non ci prendi” nella sua hit “Pistole nella Fendi”, ma alla fine lo hanno catturato e portato in carcere: Niko Pandetta, trapper neomelodico nipote del boss catanese Turi Cappello è stato arrestato nella zona di Quarto Oggiaro a Milano dopo essersi sottratto al provvedimento di carcerazione dopo la sentenza passata in giudicato che lo ha riconosciuto colpevole di spaccio di droga ed evasione. Vincenzo Pandetta, il suo vero nome, dovrà scontare quattro anni: nei giorni scorsi aveva reso noto sui suoi social la notizia della sua condanna definitiva dopo il pronunciamento della Cassazione, ma aveva fatto perdere le sue tracce. Gli agenti della squadra mobile milanese, coordinati da Marco Calì e dal funzionario Nicola Lelario, lo hanno rintracciato questa mattina e gli hanno notificato l’ordine di carcerazione.

Alloggiava in un bed&breakfast e dopo un giorno di appostamenti, stamattina gli agenti della Mobile lo hanno visto uscire di un uomo, che ha poi dichiarato di essere il suo manager. Entrambi sono saliti su un auto con guidatore, pedinata per alcuni chilometri dagli agenti che poi sono intervenuti a un semaforo all’angolo tra via Lessona e via Aldini. Pandetta aveva con sé 12mila euro in contanti. Dalla perquisizione domiciliare non è stata rinvenuta droga. Il giro di stupefacenti nel quale è coinvolto riguarda la Sicilia e la Calabria. Pandetta è una figura particolarmente controversa: anni fa aveva dedicato una canzone a suo zio, boss catanese attualmente recluso al 41-bis dal 1993, pentendosi in seguito di averla scritta.

Parlando su Rai 2 dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Niko Pandetta affermò: “Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce ci deve piacere anche l’amaro”. “Sono abituato agli spazi stretti, alle case piccole, alle celle, alla scena italiana. Quando tornerò là mi porterò il vostro affetto. Da dentro vi darò nuova musica. Uscirò e mi vedrete più forte di prima”, il messaggio ai suoi fan prima di essere catturato.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Delitto di Garlasco, l’indiscrezione del Tg1: “Impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi”
Cronaca / Il legale di Andrea Sempio: "Atto nullo, abbiamo deciso insieme di non andare all'interrogatorio"
Cronaca / Show di Corona fuori dal tribunale di Garlasco: "Stasi è innocente, i colpevoli sono più di quattro"
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Delitto di Garlasco, l’indiscrezione del Tg1: “Impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi”
Cronaca / Il legale di Andrea Sempio: "Atto nullo, abbiamo deciso insieme di non andare all'interrogatorio"
Cronaca / Show di Corona fuori dal tribunale di Garlasco: "Stasi è innocente, i colpevoli sono più di quattro"
Cronaca / Delitto di Garlasco: perché Andrea Sempio non si è presentato in procura per l’interrogatorio
Cronaca / Delitto di Garlasco, Andrea Sempio non si presenta in procura per l’interrogatorio. La legale: “Guerra dura senza paura”
Cronaca / Pietro Orlandi: "Papa Leone? Mi aspetto più coraggio su Emanuela"
Cronaca / Mistero sulla scomparsa di Denisa Maria Adas: "Temeva di essere uccisa"
Cronaca / La verità di Fabrizio Corona sul delitto di Garlasco: “Sulla scena del crimine c’erano quattro persone”
Cronaca / Delitto di Garlasco: "Sempio era nella villetta quando Chiara Poggi è stata uccisa"
Cronaca / Donna scomparsa a Prato: trovata la sua auto, telefoni spenti