Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Mottarone, chiuse le indagini: “Mancati controlli sulla fune e falsificazioni nel registro”

Immagine di copertina

A distanza di due anni esatti da quel 23 maggio 2021, quando sulla funivia Stresa-Mottarone persero la vita 14 persone a causa della caduta di una cabina, la procura di Verbania ha chiuso l’indagine per 8 delle 14 persone e società indagate. Per tutte si profila una richiesta di rinvio a giudizio: si tratta di due società – Ferrovie del Mottarone e Leitner, incaricata della manutenzione – e sei persone.

Per la prima azienda sono indagati: Luigi Nerini, titolare, Enrico Perocchio, direttore d’esercizio, e Gabriele Tadini, capo servizio. Per Leitner sono indagati: Anton Seeber, presidente del Cda, Martin Leitner, consigliere delegato, e Peter Rabanser, responsabile del customer service. Per i 6 tecnici sotto indagine, ai quali le aziende avevano affidato i controlli, è stata chiesta l’archiviazione. Dai primi accertamenti, riferisce l’Ansa, due sono gli elementi particolarmente rilevanti emersi: le condizioni del cavo rimasto poi tranciato e il mancato funzionamento del freno di sicurezza. Nell’avviso di conclusione delle indagini, i pm scrivono che non furono effettuati i “controlli a vista mensili sul tratto di fune traente in prossimità del punto di innesto al carrello (testa fusa), previsti dal manuale d’uso e manutenzione”.

Allo stesso modo, si legge, non sono stati rilevati i “segnali di degrado della fune”, che “si deteriorava progressivamente, sino a rompersi”. Nel punto d’innesto, “il 68% circa dei fili” è risultato lesionato. Gli inquirenti accusano il caposervizio Gabriele Tadini e il direttore di esercizio Enrico Perocchio di aver nascosto le anomalie: il primo non avrebbe annotato i problemi riscontrati sull’impianto, mentre il secondo – conscio della falsità dei registri – avrebbe controfirmato gli atti. I reati contestati sono vari: attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose gravissime e falso in atto pubblico.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / I carabinieri diffondono le immagini della donna uccisa in un cortile a Milano
Cronaca / Fugge dalla comunità e viene investita: è in fin di vita la donna che provocò la strage di Santo Stefano di Cadore
Cronaca / FS Logistix: prima in Europa a certificare la Carbon Footprint per il trasporto merci
Ti potrebbe interessare
Cronaca / I carabinieri diffondono le immagini della donna uccisa in un cortile a Milano
Cronaca / Fugge dalla comunità e viene investita: è in fin di vita la donna che provocò la strage di Santo Stefano di Cadore
Cronaca / FS Logistix: prima in Europa a certificare la Carbon Footprint per il trasporto merci
Cronaca / Mangia troppe lenticchie al pranzo di Natale e rischia di morire: “L’esofago si è lacerato”
Cronaca / Famiglia nel bosco, Catherine Trevallion vuole un'altra visita pediatrica per la figlia
Cronaca / Santo Stefano 2025: supermercati e negozi aperti o chiusi oggi, 26 dicembre
Cronaca / Natale 2025: supermercati e negozi aperti o chiusi oggi, 25 dicembre
Cronaca / Famiglia nel bosco, la madre da un mese non si lava e pretende orari e abitudini diverse dagli altri bambini: “Non collabora”
Cronaca / Nuova pista sulla scomparsa di Mirella Gregori: “C’è l’identikit di un uomo”
Cronaca / Vigilia di Natale 2025: supermercati e negozi aperti o chiusi oggi, 24 dicembre