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Molestie sul treno Verona-Milano, la procura indaga: “Una trentina di ragazzi ci toccavano e ci insultavano”

Immagine di copertina
Credit: ANSA/MATTEO CORNER

Molestie sul treno Verona-Milano, la procura indaga: “Una trentina di ragazzi ci toccavano e ci insultavano”

Rissa aggravata, danneggiamenti, tentata rapina, moltestie. Sono alcune delle accuse che la procura potrebbe contestare ai giovani coinvolti nei disordini avvenuti il 2 giugno sulle rive del lago di Garda e sospettati poi di aver molestato almeno cinque ragazze sul treno Verona-Milano.

Le vittime delle aggressioni a sfondo sessuale, avvenute sul treno affollato, potrebbero essere addirittura una decina, secondo quanto dichiarato dalle ragazze che finora hanno denunciato i fatti.

“Ci toccavano e ci insultavano”, ha detto una delle cinque ragazze tra i 16 e i 17 anni, che stavano rientrando a Milano dopo una visita a Gardaland. “Temevo potessero farmi del male”, ha affermato un’altra delle vittime, spiegando perché non aveva chiamato il 112. “Ero in balìa di quei ragazzi, mi hanno palpeggiata almeno tre volte”, ha detto, secondo quanto riportato da La Repubblica. Una situazione peggiorata quando qualcuno ha tirato il freno d’emergenza, facendo scattare l’allarme. Alle ragazze, circondate, è stato impossibile cambiare vagone per avvicinare il capotreno. “Abbiamo pregato un ragazzo di aiutarci a scendere, e lui ci ha liberate”, ha detto una delle ragazze, spiegando come il gruppo fosse riuscito a scendere alla stazione di Desenzano, nonostante gli altri passeggeri cercassero di ostacolarle.

Secondo gli inquirenti, molti dei passeggeri presenti sul treno avrebbero preso parte a un maxiraduno organizzato sulla spiaggia di Peschiera del Garda, in cui erano intervenute le forze dell’ordine in tenuta antisommossa per disperdere la folla riunita via social. Sui fatti la procura di Verona ha aperto due fascicoli separati, per le risse e i vandalismi sulla spiaggia da una parte e le molestie sul treno dall’altra.

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