Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Mafia, blitz tra Palermo e New York: 7 arresti in Italia, 10 negli Usa

Immagine di copertina

Mafia, blitz tra Palermo e New York: 7 arresti in Italia, 10 negli Usa

Maxi operazione antimafia tra Italia e Stati Uniti. La Polizia di Stato e l’Fbi stanno eseguendo una serie di fermi tra Palermo e New York nei confronti di persone ritenute appartenenti o legate a clan mafiosi. In totale sono 17 le persone a cui sono destinate le misure cautelari, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, turbativa d’asta e incendi aggravati dal metodo mafioso: 10 a New York e 7 in Sicilia.

Dall’indagine, coordinata dalla Dda di Palermo e condotta in stretta collaborazione tra le forze di polizia americane e italiane, è emerso lo stretto rapporto che continua a legare le organizzazioni criminali italiane a quelle statunitensi. In particolare, tra la famiglia newyorkese dei Gambino, protagonista dell’inchiesta Pizza Connection condotta da Giovanni Falcone negli anni ’80, e i vecchi boss dei clan palermitani di Torretta, Partinico, Borgetto.

Uno dei particolari emersi nell’inchiesta condotta dallo Sco e dall’Fbi, riguarda il suggerimento di un vecchio capomafia di Partinico, riguardo la strategia per riscuotere il pizzo, quella di chiedere somme ragionevoli per non inimicarsi le vittime. Un metodo che i mafiosi statunitensi avrebbero appreso dai cugini siciliani. Sempre seguendo i suggerimenti del boss storico, gli americani avrebbero deciso di abbandonare le azioni violente nei confronti delle vittime optando per una linea più soft. L’inchiesta ha anche accertato che, in vecchie estorsioni commesse a danno di ristoratori di origini siciliane da anni a New York, Cosa nostra siciliana avrebbe aiutato i clan americani a incassare facendo pressioni sui familiari delle vittime che vivono ancora in Sicilia. Decine, infine, i taglieggiamenti a imprese edili della Grande Mela che l’Fbi contesta ai Gambino. L’inchiesta ha anche confermato che, come negli anni ’70 e ’80, le cosche dei due continenti continuano a essere legate dal traffico di stupefacenti.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Il saluto dei banditi prima di rapinare un supermercato: "Buonasera a tutti"
Cronaca / Famiglia nel bosco, i giudici: “Verificare lo stato psichico dei genitori”
Cronaca / Fabrizio Corona in procura per il caso Signorini: “Ho fatto i nomi, sul suo cellulare c’è Sodoma e Gomorra”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Il saluto dei banditi prima di rapinare un supermercato: "Buonasera a tutti"
Cronaca / Famiglia nel bosco, i giudici: “Verificare lo stato psichico dei genitori”
Cronaca / Fabrizio Corona in procura per il caso Signorini: “Ho fatto i nomi, sul suo cellulare c’è Sodoma e Gomorra”
Cronaca / All’aeroporto di Roma Fiumicino presentata l’opera “Apparato Circolatorio” dell’artista Jago
Cronaca / Famiglia bosco, i tre bambini “non hanno mai fatto una visita da pediatra”
Cronaca / Delitto di Garlasco, spunta l'impronta insanguinata di una scarpa
Cronaca / FS, Puglia: in mostra a Bari Centrale l’installazione di “Pensiero Binario”
Cronaca / Caso Signorini, Fabrizio Corona indagato per revenge porn
Cronaca / All’aeroporto di Roma Fiumicino superati per la prima volta i 50 milioni di passeggeri in un anno
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”