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Lodi, Tar nega porto d’armi a commerciante: “Usi il Pos”

Immagine di copertina
Credit:Ibrahim Boran/Unsplash

Lodi, Tar nega porto d’armi a commerciante: “Usi il Pos”

Invece di una pistola dovrebbe usare il Pos. Con questa motivazione il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso di un commerciante che aveva chiesto il porto d’armi per tutelarsi da eventuali rapine, spiegando di girare con molto contante.

“Può evitare lo spostamento di denaro contante servendosi dei più moderni mezzi di pagamento”, si legge nelle motivazioni del tribunale amministrativo regionale lombardo. La decisione conferma quanto già aveva stabilito la prefettura di Lodi che, sulla base di un parere della questura, aveva negato il porto d’armi al commerciante perché nel territorio non c’è particolare rischio di rapine.

“Il porto e la detenzione delle armi non costituiscono oggetto di un diritto assoluto, rappresentando invece un’eccezione al normale divieto, potendo essere riconosciuto soltanto a fronte della perfetta e completa sicurezza circa il loro buon uso, in modo da scongiurare dubbi o perplessità, sotto il profilo prognostico, per l’ordine pubblico e per la tranquilla convivenza della collettività”, riporta la sentenza firmata dal presidente Antonio Vinciguerra e depositata il 12 ottobre scorso.

L’imprenditore ha deciso di non fare ricorso al Consiglio di stato. “Il Tar Lombardia è molto rigido giustamente”, ha spiegato all’edizione milanese del Corriere della Sera l’avvocato Pietro Gabriele Roveda, ricordando che il suo cliente aveva già ricevuto il permesso in passato. “Era giusto provarci e pur non condividendola accettiamo la decisione dei giudici con serenità. Hanno compensato le spese proprio in ragione delle buone motivazioni addotte dal ricorrente”, ha aggiunto.

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