Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

La madre di Chiara ricostruisce le ricerche: “Ho chiamato il suo assassino, mi ha mentito”

Immagine di copertina
Chiara Gualzetti

La madre di Chiara ricostruisce le ricerche: “Ho chiamato il suo assassino, mi ha mentito”

La madre di Chiara Gualzetti, la 15enne uccisa da un coetaneo a Monteveglio, in provincia di Bologna, ha parlato al telefono con l’assassino della figlia nelle ore in cui risultava ancora scomparsa. Lo ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha raccontato dettagli sul giorno e mezzo passato a cercare la ragazza, uccisa a poche centinaia di metri da casa da un 16enne con cui era già uscita in precedenza, ma con cui non aveva una relazione sentimentale.

“Pensavo si fossero appartati, nascosti, magari per darsi bacetti, cose da ragazzini. Erano già usciti assieme qualche volta: un gelato, due chiacchiere sulla panchina… un filarino da adolescenti”, ha detto Giusi Fortunato, affermando di aver cercato di contattare la madre del ragazzo.

“Le ho chiesto: mi dai il numero di tuo figlio perché Chiara è uscita con lui e non torna. E lei: mio figlio è qua con me. Sono morta, appunto”, ha detto nell’intervista. “Me lo ha passato e gli ho detto: abbi pazienza: sei andato via con lei, tu sei tornato a casa e mia figlia no. Dov’è? Mi ha risposto che si doveva incontrare con uno conosciuto su internet e mi ha detto anche verso quale sentiero era andata. Bugie”, ha aggiunto. “Ma in quel momento non lo potevo sapere. Però non mi era piaciuto niente di quelle parole, di quella voce, di quel racconto. Avevo una sensazione strana…”

Il ragazzo ha ribadito anche agli inquirenti che la vittima aveva un appuntamento con un altro giovane, nonostante avesse inviato messaggi vocali a un’amica in cui riferiva quello che aveva commesso. Il 16enne, che ha poi confessato di aver commesso l’omicidio, ha dichiarato di aver sentito una “voce interiore” che gli ha detto di uccidere la ragazza e di aver agito “sulla base di una spinta superiore”. Prima dell’omicidio, avvenuto domenica 27 giugno, il ragazzo aveva visto tre volte uno psicologo e aveva fissato un appuntamento con uno neuropsichiatra.

Secondo il giudice per le indagini preliminari, che ne ha disposto la custodia in carcere per il rischio di reiterazione del reato e pericolo di fuga, l’arrestato è comunque capace di intendere e di volere.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / La Sapienza chiude la Biblioteca Alessandrina per contenere le proteste anti-Israele degli studenti
Cronaca / Francia, assalto a un furgone della polizia penitenziaria: uccisi due agenti
Cronaca / Fedez indagato per il pestaggio di Cristiano Iovino: “Dal suo entourage filtra preoccupazione”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / La Sapienza chiude la Biblioteca Alessandrina per contenere le proteste anti-Israele degli studenti
Cronaca / Francia, assalto a un furgone della polizia penitenziaria: uccisi due agenti
Cronaca / Fedez indagato per il pestaggio di Cristiano Iovino: “Dal suo entourage filtra preoccupazione”
Cronaca / Roma, blitz di Ultima Generazione in via del Corso: imbrattate le vetrine dei negozi della Nike e di Foot Locker
Cronaca / La telefonata tra Fedez e Cristiano Iovino e l’appuntamento trappola per la spedizione punitiva
Cronaca / Alessia Pifferi è davvero l’unica colpevole della morte della figlia? (di F. Bubba)
Cronaca / Quindici giorni di carcere per i magistrati: la proposta ideata dell’Associazione Amici di Leonardo Sciascia
Cronaca / Caso Iovino, la mamma di Fedez rompe il silenzio
Cronaca / Fedez denunciato per il pestaggio di Cristano Iovino
Cronaca / Roma, parcheggia il Suv davanti al ristorante e occupa il marciapiede: i passanti apparecchiano sul cofano