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Home » Cronaca

Il padre del domatore aggredito da una tigre: “Dove erano gli animalisti quando eravamo in lockdown?”

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Ivan Orfei aggredito da una tigre, il padre attacca gli animalisti

Lino Orfei, padre di Ivan, il domatore aggredito da una tigre del circo “Amedeo Orfei” durante la tappa di Lecce lo scorso 29 dicembre, attacca gli animalisti e coloro che hanno minacciato di morte il figlio.

“Ha solo qualche ferita ma gli è andata bene. Gli sbagli in gabbia si pagano, come i movimenti sbagliati. La tigre che l’ha aggredito voleva solo giocare, lui gioca spesso con quell’animale. È stato graziato” ha dichiarato Lino Orfei all’Ansa sottolineando che il figlio sta meglio ed è pronto a lasciare l’ospedale.

Sulle critiche ricevute e le minacce di morte nei confronti di Ivan Orfei, Lino attacca: “Questi sarebbero gli animalisti? Non so. Dov’erano quando – a causa del lockdown – siamo stati fermi per otto mesi a San Michele Salentino? Nessuno di loro si è preoccupato di venire a dare da mangiare agli animali”.

Intanto il numero con le tigri “al momento è sospeso perché manca il domatore. Quando Ivan uscirà dall’ospedale, faremo una riunione di famiglia e decideremo insieme cosa fare”.

“Non vedo l’ora di rimettermi in pista. È stata una semplice litigata di gelosia con lei che è una femminuccia – racconta sempre all’Ansa Ivan Orfei – Sono sicuro di una cosa, se la tigre avesse voluto farmi del male, lo avrebbe fatto sicuramente. Di questo ne sono certo. Una volta preso il polpaccio avrebbe potuto continuare benissimo, invece, non lo ha fatto”.

“A quelli che mi hanno augurato la morte, che ritengo persone stupide, neanche rispondo. Non capisco tutta questa cattiveria. Ai tanti che pensano che l’animale sia stato abbattuto, posso assicurare che non è cosi” ha aggiunto il domatore.

“Noi – conclude Ivan Orfei – stiamo facendo gli spettacoli tutti i giorni. Anche la tigre che, diciamo, mi ha aggredito, si fa vedere per dare un segnale al pubblico che sta con noi e sta benissimo”.

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