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IT-Alert, ripartono i test: oggi sms in Campania, Marche e Friuli Venezia Giulia

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IT-Alert, ripartono i test: oggi sms in Campania, Marche e Friuli Venezia Giulia. Che cos’è, come funziona

Ripartono i test di IT-Alert. Oggi, 12 settembre 2023, l’sms alle ore 12 è arrivato ai cittadini di Campania, Marche e Friuli Venezia Giulia. La sperimentazione era partita in altre regioni le scorse settimane e proseguirà nei prossimi giorni. Dunque oggi intorno alle 12 chi si trova in Campania, Marche e Friuli Venezia Giulia si è visto recapitare un messaggio da parte della Protezione Civile con tanto di suoneria particolare di accompagnamento: cliccando sull’SMS si partecipa al test e, volendo, anche al sondaggio online per migliorare il servizio.

S&D

Un messaggio che, complice anche il suono particolare, nelle scorse settimane ha colto di sorpresa, e addirittura fatto spaventare, molte persone. “Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano – si legge nell’SMS inviato ai cittadini – Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito it-alert.it e compila il questionario”. Il testo è stato anche tradotto in inglese, per essere comprensibile anche più persone.

Cos’è e come funziona

Ma che cos’è IT-Alert e come funziona? L’obiettivo è dare con tempestività delle informazioni su eventuali incidenti gravi o calamità naturali in arrivo nella zona. Al momento è in fase di sperimentazione. Quando sarà operativo, per determinati eventi emergenziali, il Servizio nazionale della Protezione civile con IT-alert integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, allo scopo di favorire l’adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento.

IT-alert, infatti, si affianca ai sistemi di allarme già esistenti anche a livello locale, non è salvifico in sé, ma è finalizzato, rispetto a un determinato evento avvenuto o imminente, a consentire la diramazione rapida delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo. I test in corso in questi giorni servono a fare conoscere il nuovo sistema alle persone che potrebbero essere coinvolte in situazioni di emergenza quando IT-alert sarà operativo, verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e raccogliere indicazioni dagli utenti, tramite un questionario, per implementare il servizio.

Quando sarà operativo, IT-alert sarà impiegato per le seguenti tipologie di rischio nel campo della protezione civile, previste al momento dalla Direttiva del 7 febbraio 2023:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

Il calendario

Il test era partito già tra giugno e luglio. Fino ad ora sono state 800mila le persone che hanno risposto al questionario online dopo i test in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna. Dopo le tre regioni che come detto lo hanno ricevuto oggi, sarà il turno di Piemonte, Puglia e Umbria (14 settembre), poi di Lombardia, Molise e Basilicata (19 settembre). Lazio, Veneto e Valle d’Aosta saranno testate il 21 settembre, mentre il 26 toccherà a Liguria, Abruzzo e la provincia di Trento. Concluderà la provincia di Bolzano il 13 ottobre. “Entro la fine del 2023 – si legge sul sito – verranno effettuati i test nelle altre Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento”.

it alert

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