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Indiscrezioni dall’autopsia sulla figlia di Alessia Pifferi: nello stomaco frammenti di cuscino e materasso

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Secondo le prime informazioni trapelate sull’autopsia sul corpo della piccola Diana, morta di stenti a Milano dopo essere stata abbandonata dalla madre Alessia Pifferi, parrebbe che i medici legali avrebbero trovato frammenti di cuscino e di gommapiuma nello stomaco della neonata, compatibili con il materiale con cui era fatto il materassino della culla.

L’avvocato di Alessia Pifferi ospite a “Mattino Cinque News” non si sbilancia: “Non c’è certezza, prima di lanciarci in considerazioni dobbiamo fissare l’evento morte per capire bene se Diana ha ingoiato parti del materassino e del cuscino in preda alla fame, perché potrebbe essere anche morta di soffocamento”.

Nel frattempo, è stata respinta per la seconda volta la richiesta di far entrare in carcere esperti per una consulenza neuroscientifica di Alessia Pifferi, arrestata a fine luglio per omicidio volontario aggravato per aver abbandonato per 6 giorni in casa la figlia Diana morta di stenti.

Alessia Pifferi “anche dopo l’ingresso in carcere, come attestano le relazioni del Servizio di psichiatria interna” di San Vittore “si è sempre dimostrata consapevole, orientata e adeguata, nonché in grado di iniziare un percorso, nei colloqui psicologici periodici di monitoraggio, di narrazione ed elaborazione del proprio vissuto affettivo ed emotivo”, ha scritto il gip di Milano Fabrizio Filice nel provvedimento con cui ha respinto la seconda istanza della difesa. Il giudice ha fornito questi elementi nella parte in cui spiega che la stessa difesa non voleva effettuare un’analisi sulla capacità o meno di intendere e di volere della donna. Una “prospettiva” che “allo stato non si aggancerebbe ad alcun elemento fattuale”, anche perché Pifferi non ha alcuna “storia di disagio psichico” nel suo passato.

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