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Home » Cronaca

Incidente Roma, la presunta frase shock dei genitori dei ragazzi della Lamborghini: “È stata solo una bravata”

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Manuel Proietti non c’è più, il bimbo di 5 anni a bordo della Smart travolta dalla Lamborghini a Roma è morto nell’incidente. La mamma, in ospedale per le ferite, non se ne capacita. Continua a ripetere che è vivo, che sta a casa.

Sul luogo dell’incidente, tanti fiori e peluche. C’è anche una mamma che piange, intervistata da Repubblica: “Ho svoltato prima da questa strada, Elena era dietro di me con la sua Smart. Mi sono salvata per un secondo, poi ho percepito che l’aria si è spostata. E ho sentito quel botto tremendo”. Un secondo, 150 metri dall’asilo, e Manuel non c’era più.

Dai primi rilievi risulta che la Lamborghini utilizzata per la challenge “50 ore su una supercar” stesse correndo a 110 chilometri orari. Le strumentazioni di bordo del Suv forniranno il picco esatto e quante ore sono rimasti a bordo gli occupanti, tra i quali c’è anche una ragazza: Giulia Giannandrea.

E proprio in quel punto, raccontano i testimoni, dopo lo scontro sono arrivati i genitori dei ragazzi della Lamborghini. “Abbiamo sentito che rassicuravano i figli – è incredulo Valerio, dirigente dell’asilo nido che frequentava Manuel – e gli ripetevano che era stata solo una bravata, che si sarebbe risolto tutto”.

Frasi shock che hanno fatto andare su tutte le furie chi era presente. Come è successo per il post di Vito Lo Iacono, un altro degli occupanti. Su Instagram si è discolpato: “Non c’ero io alla guida”. Sotto una sequenza di messaggi d’odio nei suoi confronti. Proprio il ragazzo aveva postato l’ultimo video prima della tragedia durante il quale, a bordo della Lamborghini Ursus già pronta per la sfida, prendeva in giro le Smart che “sono macchine da 300 euro”.

Il Suv si è schiantato sulla Smart, secondo i rilievi e le testimonianze, mentre la mamma di Manuel stava girando a sinistra su via Mileto. I testimoni raccontano che una macchina si è fermata per fare svoltare la Smart e la Lamborghini l’ha superata schiantandosi sulla citycar.

La versione degli youtuber, invece, è che la donna abbia fatto una manovra azzardata e che loro non stavano correndo. A dare una mano alle indagini saranno anche le immagini riprese dalla telecamera interna all’auto installata dai quattro ragazzi, tutti tra 20 e 22 anni, e i video nei loro cellulari già sotto sequestro.

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