Inchiesta urbanistica a Milano: richiesta di arresto per l’assessore Tancredi e l’immobiliarista Catella
Un vero e proprio terremoto giudiziario si abbatte su Milano e il mondo dell’urbanistica. La Procura di Milano ha chiesto sei arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune, in uno dei filoni dell’inchiesta sulla gestione dell’urbanistica. I pm hanno proposto per Tancredi e un imprenditore i domiciliari, mentre per un ex presidente e un membro della commissione paesaggio e altri due costruttori, il carcere.
Le accuse a vario titolo sono corruzione e falso. Oggi, oltre a perquisizioni e acquisizioni, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf sta notificando agli indagati, tra cui l’imprenditore Manfredi Catella, la convocazione per gli interrogatori preventivi dal gip. Come riporta l’Ansa, nel nuovo filone dell’inchiesta della Gdf sulla gestione urbanistica, la Procura di Milano ha chiesto anche la custodia cautelare ai domiciliari per Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima, in campo in progetti immobiliari importanti che stanno cambiando negli ultimi anni lo skyline della città, come Milano Porta Nuova, il Pirellino, lo Scalo di Porta Romana per le palazzine del Villaggio Olimpico e la Biblioteca degli Alberi, in zona Porta Garibaldi-piazza Gae Aulenti.
Risulta indagato anche Stefano Boeri, l’archistar noto in tutto il mondo per il Bosco Verticale, nella nuova tranche dell’inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf sulla gestione urbanistica di Milano. E’ indagato senza richiesta di custodia cautelare e a suo carico sono state eseguite perquisizioni. Tra i progetti al centro del nuovo filone di indagini ci sarebbe anche la riqualificazione del Pirellino.
In merito a questa nuova indagine, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf sta effettuando anche acquisizioni di documenti, con un ordine di esibizione, negli uffici del Comune, oltre ad una serie di perquisizioni anche a carico di alcuni funzionari.