Le denunce delle atlete ed ex ginnaste della ritmica sui metodi utilizzati dagli istruttori dell’accademia di Desio hanno portato al commissariamento e al ridimensionamento del ruolo della direttrice tecnica Emanuela Maccarani. Ma le vittime delle vessazioni non si accontentano: “Questo deve essere solo il primo passo”, commentano le farfalle, che ora sperano di poter sovvertire l’intero movimento dopo aver squarciato il velo di Maya. A Repubblica una “allenatrice ed ex atleta di alto livello” che ha scelto di restare anonima se l’è presa con il presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi, che aveva minimizzato le accuse dicendo: “Non pensa che sia molto strano che queste ragazze trovino il coraggio di parlare dopo molti anni dai fatti? Lo sa che in passato avevano fatto richiesta per entrare nello staff della Federazione?”. “Sono veramente basita e imbarazzata per le dichiarazioni del presidente Tecchi, mentre non mi sorprendono le tante testimonianze: sono cose che succedono da anni”, spiega la fonte.
“Anche io quando ho abbandonato l’attività agonistica – aggiunge – non vedevo altra strada se non quella tracciata e percorsa dai miei allenatori in palestra, nel bene ma soprattutto nel male di certi comportamenti e atteggiamenti. Solo ora, dopo diversi anni e un lungo percorso con uno psicologo, riesco a prendere le distanze da quel mondo e a concepire la ginnastica come uno sport, non come una costrizione. Prima su di me gli allenatori alzavano le mani e tuttora molti lo fanno ancora”. La donna ha parlato dei suoi disturbi del sonno, di “svegliarsi ancora la notte piangendo” e di essere “schiava degli ansiolitici”, e ha attaccato quelle che per lei sono soluzioni di facciata adottate dalla federazione: “Non basterà proporre un banale corso di formazione federale per sradicare certe pratiche e cancellare magicamente i presunti errori, nascondendoli dietro un luccicante attestato”.
Di fronte al fiume di segnalazioni Alessia Maurelli, la capitana delle Farfalle, è intervenuta: “Sono rattristata da ciò che ho letto. Confesso l’enorme disagio e malessere mio e della Nazionale in questi ultimi giorni a Desio. Leggendo le vostre dolorose testimonianze voglio esprimere la mia vicinanza a tutte voi. Mi dispiace che nessuna di noi sia stata in grado di capire fino in fondo il malessere di alcune mie ex compagne di squadra. Sono sicura che grazie alle indagini verrà fatta chiarezza e mi auguro che si possa prendere spunto per migliorare”.
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