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Madre e figlio muoiono a 24 ore di distanza. La compagna dell’uomo: “Dicono sia stata influenza ma non ci credo”

Immagine di copertina
Alessio Anzaldi

In provincia di Firenze un uomo di 46 anni e sua madre 66enne sono morti a ventiquattro ore di distanza: secondo i sanitari, l’uomo è deceduto per una forma particolarmente aggressiva di influenza mentre la donna è stata stroncata da un infarto per il dolore causato proprio dalle sofferenze patite dal figlio. La compagna del 46enne, tuttavia, non è convinta di questa versione e ha presentato una denuncia alle forze dell’ordine per fare chiarezza sull’accaduto.

Alessio Anzaldi, ex rugbista molto noto nell’ambiente, residente a Paterno, frazione di Vaglia nel Mugello, e padre di due ragazzi, stava bene fino a pochi giorni fa, così come sua madre, Rossella Cirri, 66 anni, che abitava nella frazione di Quinto a Sesto Fiorentino.

In base alla ricostruzione fornita dalla compagna di Anzaldi, Elisabetta Tozzi, durante le feste natalizie tutta la famiglia è stata colpita da influenza: prima la figlia più piccola, poi la stessa Tozzi, poi l’altro figlio e infine il padre.

Dopo diversi giorni di febbre alta, Anzaldi è stato ricoverato all’ospedale di Borgo San Lorenzo, nel reparto di terapia intensiva. La sera stessa sua madre ha accusato un malore ed è stata trasportata all’ospedale di Careggi: il 3 gennaio la donna è deceduta e ventiquattro ore dopo anche il figlio Alessio è morto.

“Ho presentato denuncia ai carabinieri di Rifredi per capire cosa è veramente accaduto”, ha detto al quotidiano La Nazione Elisabetta Tozzi, compagna di Anzaldi, rimasta vedova con due figli minorenni.

“All’ospedale di Borgo mi hanno detto che la morte è dovuta all’influenza H1N1 accompagnata dalla presenza di due batteri, lo streptococco e lo stafilococco. Ho chiesto di effettuare la biopsia ma non è stata fatta. Ho richiesto la cartella clinica ma ancora non l’ho ricevuta. Mi sono, quindi, rivolta ai carabinieri perché i due tipi di batteri potrebbero essere collegati all’ambiente di lavoro di Alessio”.

“Spesso lavorava nei sotterranei di Careggi”, racconta Tozzi. “Alessio era uno sportivo, fino a dieci anni fa giocava a rugby ed era un appassionato di immersioni subacquee”, attività che fanno dunque pensare a un fisico robusto e che portano la donna è diffidare dalla diagnosi di influenza.

Anzaldi aveva vestito la maglia del Cus Firenze Rugby giocando come pilone nella squadra della promozione in serie A a fine anni Novanta, per poi passare al Sesto Rugby.

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