Femminicidio a Foggia, fermato l’ex compagno della vittima
Una donna di 46 anni di origini marocchine residente a Foggia è stata uccisa a coltellate nel corso della notte nei pressi della sua abitazione. L’uomo, ex compagno della vittima, è stato individuato dalla polizia e, a quanto si apprende, aveva ancora gli abiti sporchi di sangue. La vittima aveva presentato una denuncia nei confronti dell’ex compagno, suo connazionale, ed era protetta dalla normativa sul codice rosso.
La donna abitava da sola in un appartamento nel centro storico, ed è stata ritrovata a pochi metri da casa. A dare l’allarme alla polizia sono stati alcuni residenti che hanno sentito le sue urla mentre tentava di sfuggire al suo aggressore.
Il caso era stato segnalato anche al centro antiviolenza “Telefono Donna” di Foggia, che aveva classificato il rischio come “alto”. Nonostante questo, la donna aveva rifiutato l’idea di allontanarsi dalla città. L’omicidio si è consumato in vico Cibele: la donna sarebbe uscita per incontrare qualcuno che conosceva. Poco dopo è stata colpita con numerose coltellate. Il sospettato, un uomo marocchino senza fissa dimora, è stato poi fermato a Roma.
La vittima aveva 46 anni, era di origine marocchina e lavorava come cuoca in un ristorante di Foggia. Era conosciuta nel quartiere e, secondo quanto emerso, si era rivolta al centro antiviolenza “Telefono Donna” già lo scorso aprile, segnalando le minacce e i comportamenti ossessivi dell’ex compagno. La relazione con l’uomo era durata solo alcuni mesi ma aveva mostrato fin da subito segnali di pericolosità, tanto da spingere la donna a porvi fine. Era stata lei stessa a raccontare di essere seguita e minacciata. La vittima aveva presentato una denuncia formale contro l’ex compagno, lamentando atteggiamenti persecutori e minacciosi. Proprio in virtù di quella denuncia, era stata attivata una procedura di tutela prevista dal cosiddetto “codice rosso”.