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    Lillo: “Ero insieme ai dirigenti Rai al telefono con Fedez. Nessuno ha mai parlato di censura”

    "Sbagliato coinvolgere noi conduttori. L'ho chiamato da amico io ho chiarito da subito che l’intervento di Fedez era legittimo e inattaccabile". Parla il comico e conduttore del Concertone del Primo Maggio

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 3 Mag. 2021 alle 15:55 Aggiornato il 3 Mag. 2021 alle 16:15

    Lillo Petrolo, amico di Fedez con il quale ha partecipato al programma di successo Lol – Chi ride è fuori, è anche uno dei conduttori del Concertone del Primo Maggio che, al Corriere della Sera, ha deciso di rompere il silenzio e raccontare la sua versione dei fatti sulla telefonata tra il rapper, la dirigente Rai e gli organizzatori dell’evento. Lillo era tra i partecipanti della conversazione in cui si discuteva del discorso preparato dal marito di Chiara Ferragni tanto contestato.

    “Non eravamo affatto preoccupati per l’intervento di Fedez ma per il clima di ansia eccessiva che si stava creando, a discapito delle nostre prove”, dice Lillo. “In riunione c’era una certa preoccupazione – spiega ancora il comico romano – e quando mi hanno chiesto di chiamarlo da amico, io ho chiarito da subito che l’intervento di Fedez era legittimo e inattaccabile e che inoltre stava per dire sul palco qualcosa in cui anch’io credo ciecamente“.

    Nessuno ha mai parlato di censura, semmai di edulcorare. L’intervento di Fedez era più che legittimo: è un artista e la libertà di pensiero è sacra quando non sconfina nel vituperio”, precisa Lillo. Però il comico aggiunge: “Da esterno che non vive solo di Rai mi metto anche nei panni di chi con il suo lavoro mantiene da anni la famiglia“. E poi conclude: “È stato un errore coinvolgerci, sarebbe stato meglio tenerci fuori evitando di caricarci di certe ansie alla vigilia del concerto”.

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